Organizzazione TATTICA | Maurizio VISCIDI
 
Possesso palla in allenamento

Maurizio VISCIDI

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Il possesso palla inteso come esercitazione sta assumendo un’importanza sempre maggiore nelle sedute di allenamento delle squadre professionistiche e nei settori giovanili.

Non bisogna confondere uno stile di gioco basato sul possesso palla con le esercitazioni di possesso come gli esempi riportati in questo articolo.

Grandi scuole calcistiche europee (Barcellona, Ajax) e italiane fanno grandissimo uso di questi esercizi per migliorare il singolo calciatore.

I migliori allenatori europei di prima squadra inseriscono un esercizio di possesso in ogni seduta d’allenamento per allenare tutte le componenti, tecniche, tattiche, fisiche, individuali e collettive.

Inoltre la grande importanza di questi esercizi sta nell’aspetto psicologico, perché attraverso di essi si trasmette la cultura del gioco, la cultura dello smarcamento, del passaggio, dell’essere attivi e costruttivi.

 

Per fare buoni possessi sono necessari tre fondamentali:

1. tecnico: passaggio preciso e forte rasoterra

2. tattico: lo smarcamento, capacità di essere in “zona luce” per ricevere

3. tecnico: la ricezione, ovvero la capacità di controllare la palla possibilmente in modo orientato.

 

Non bisogna confondere i possessi con i torelli; infatti questi ultimi sono caratterizzati da una sproporzione fra chi ha la palla e chi cerca di intercettarla, inoltre nei torelli non c’è smarcamento, mentre nei possessi abbiamo appena detto che questo aspetto è assolutamente prioritario.

I possessi palla hanno un intrinseco valore psicologico che porta a giocare sempre senza paura e proponendosi di continuo; infatti, anche se si perde una palla in un’esercitazione di possesso non succede nulla, viceversa in una partita si rischierebbe di prendere goal.

 

La maggior parte di possessi sarà bene farla con l’obbligo di gioco rasoterra per stimolare lo smarcamento e inoltre usando tocchi limitati per migliorare la circolazione della palla.

I possessi tattici è bene farli con la superiorità numerica per ottenere un veloce e istintivo passaggio sul compagno libero: inoltre, si viene gratificati dalla continuità di gioco esaltando il collettivo.

Ai possessi palla moderni viene accoppiato il concetto di transizione: significa che chi è in fase difensiva e deve recuperare la palla non è sufficiente che la tocchi, bensì dovrà condurla oltre una linea o consolidare il recupero attraverso il primo passaggio corretto.

 

Altrettanto, chi sbaglia il passaggio in fase di possesso dovrà allora rapidamente andare alla riconquista della palla per rimediare l’errore fatto.

Pertanto si vuole evitare il comportamento tipo torello, nel quale è sufficiente sfiorare la palla per determinare il cambio dei ruoli.

Un altro concetto importante nei possessi è rappresentato dai giocatori con funzioni di “sponda”.

Se questi possono essere contrastati significa che giocano, seppure sul perimetro, all’interno dello spazio di gioco.

Se invece si vuole facilitare il loro compito, si può farli giocare all’esterno dello spazio delimitato: in tal modo possono essere “accorciati” ma non pressati e contrastati, con la palla che sarà solo intercettabile, rendendo tutto molto più facile.

 

Infine una notazione statistica; nel campionato italiano di serie A ci sono circa 350 passaggi per squadra a partita; questo dato ci fa capire quanto importante sia nel calcio di alto livello il possesso palla.

La differenza fra giocatori di serie A e quelli dei livelli più bassi è innanzitutto relativa alla tecnica e niente è più efficace, per allenarla in modo applicato e situazionale, delle esercitazioni di possesso palla.

 


 

Possesso 4 contro 2 (filtrante-appoggiato)

Obiettivi: passaggi rasoterra filtranti e appoggiati, smarcamento, intercettamento, transizione

Misure: 8x8 m

Numero calciatori: 6

Svolgimento: quattro giocatori posti sui lati al di fuori dello spazio di gioco si passano la palla rasoterra.

Due difendenti devono cercare di intercettare la palla per poi condurla fuori dal quadrato per fare un punto.

È fondamentale che i giocatori esterni si smarchino bene in modo da permettere sempre la possibilità di passaggio che se è filtrante vale due punti, se è appoggiato vale un punto.

 
Possesso 5 contro 3

Obiettivi: smarcamento, passaggio rasoterra, controllo orientato, visione periferica, intercettamento, contrasto, transizione

Misure: 20x20 m

Numero calciatori: 8

Svolgimento: quattro giocatori, posti all’esterno di un quadrato, e un loro compagno che funge da “regista”, collocato all’interno, devono fare possesso palla con obbligo di passaggio rasoterra, due tocchi le sponde e tocco libero l’interno.

I tre difendenti devono conquistare la palla e portarla fuori dal quadrato transando.

Dopo cinque palloni conquistati si cambiano i ruoli.

Variante: si può decidere di far giocare le sponde all’interno del quadrato, in modo che possano essere contrastate e non solo intercettate.

 

Possesso entrare - uscire

Obiettivi: passaggio rasoterra, controllo orientato, contrasto

Misure: 25x25 m

Numero calciatori: 14

Svolgimento: tre giocatori cercano di mantenere il possesso della palla contro altri tre avversari: quando uno degli interni è pressato, può passare ad un compagno posto esternamente che riceve e conduce entrando nel quadrato.

Pertanto chi era all’esterno entra, mentre chi era all’interno esce. Obbligo di gioco rasoterra.

 
Possesso porte bifronti

Obiettivi: cambio gioco, smarcamento, controllo orientato, visione periferica

Misure: 50x40 m

Numero calciatori: 12

Svolgimento: due squadre si affrontano cercando di mantenere il possesso palla finalizzato al passare la stessa a un compagno posto dall’altra parte di una piccola porta.

Le porte devono essere in numero + 1 rispetto ai giocatori di una squadra.

 

Possesso 4 contro 4 più 3 ‘comodini’ (gioco di posizione)

Obiettivi: rispetto dei ruoli, passaggi rasoterra, superiorità numerica, smarcamento specifico, transizione

Misure: 25x20 m

Numero calciatori: 11

Svolgimento: in questo esercizio i sette giocatori (originariamente grigi e rossi) in possesso di palla sono schierati secondo il modulo di gioco.

Ecco quindi che a partire da sinistra verso destra si dispongono un difensore centrale (con la casacca rossa), due difensori laterali (con la casacca grigia), un centrocampista centrale (casacca rossa) all’interno dello spazio di gioco, due esterni alti o ali (casacca grigia) ed un attaccante centrale (casacca rossa).

 

A contrastare i sette giocatori in possesso sono chiamati quattro avversari in casacca bianca.

L’esercitazione si svolge con i possessori che, nel rispetto del ruolo e della posizione occupata, fanno circolare la palla contrastati dagli avversari.

Gli avversari devono conquistare la palla e, quando ciò avviene, trasmetterla rapidamente a uno dei giocatori con la casacca rossa (comodini) che fungono da jolly e che giocano sempre con i giocatori in possesso.

A seguito del recupero di palla, i neopossessori si ‘aprono’ e prendono posizione sul perimetro, ognuno sempre in riferimento al proprio ruolo, mentre i quattro avversari si spostano all’interno cercando a loro volta di intercettare la sfera.

L’esercitazione si svolge con continuità e con una costante alternanza degli obiettivi tra i giocatori in campo.

Possesso 4 contro 4 più 3 ‘comodini’ (gioco di posizione)

Obiettivi: possesso schierati in superiorità numerica, pressing in inferiorità numerica

Misure: 30x25 m

Numero calciatori: 11

Svolgimento: la squadra con dieci giocatori schierati secondo il proprio modulo deve tenere palla con massimo due tocchi contro cinque difendenti. Se questi conquistano la palla devono cercare di servire una delle sponde fuori dal rettangolo. Dieci passaggi valgono un punto per la squadra schierata e un passaggio sulla sponda un punto per la squadra in inferiorità numerica all’interno dello spazio di gioco.

 


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Autore: Maurizio VISCIDI
Data inserimento e aggiornamento nel sito: 25/01/2016 - 18/01/2017

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