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									Angelo CRIALESI
      
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														Costruzione del gioco dalla linea di 
											centrocampo 
		
									
		
									
									
									
									
      								
									
										
											
											
												
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									Fig 9 - Obiettivo: inserimento difensore 
									esterno su sponda punta centrale 
									  
Il 2 ha il possesso palla, mentre il 7 fa un contromovimento e si trova nella posizione di spalle alla 
porta, viene servito e dopo aver controllato la palla, (per dar il tempo d’inserimento al compagno. 
2
Appoggia all’8 che a sua volta di prima intenzione in verticale serve il 9 che fa da sponda laterale 
per il 2 che in corsa veloce ha attaccato lo spazio creatosi dal movimento del 7.
									 
Il 2 può così operare 
un cross da uno spazio libero.
 
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											Costruzione 
		e conclusione del gioco  
											
											 
		
		
									
									
										
											
											
												
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									Fig 10 - Obiettivo: inserimento del 
									centrocampista interno in zona laterale, con 
									incrocio attaccanti 
									  
Il 2 in possesso palla si alza verso la linea di metà campo, il 7 effettua un movimento d’incontro e 
poi cambia direzione  con un taglio ad entrare.
									 
Questo è il segnale per  il numero 8 che si  lancia  in 
corsa veloce nella zona esterna nello spazio lasciato libero dal 7.
									 
Il 2 lo serve con un lancio d’interno 
piede  lungo  la  linea  laterale cosicchè  l’8  può  disponendosi  con  il  corpo  in  maniera  corretta, 
proteggere  la  palla  ed  andare  al  cross. Il  7  continua  la  sua  corsa  inserendosi  sul  2°  palo,  la  punta 
centrale 9 e l’attaccante esterno 11, effettuano un incrocio.
									 
L’11 taglia verso il 1° palo il 9 in zona 
centrale  in  quanto,  sul  2°  palo  si  trova  il  7.
									 
L’importanza  in  questo  inserimento  è  che  i  tre  che 
arrivano  in  area,  11 - 9  e  7,  non  dovranno  mai  trovarsi  sulla  stessa  linea,  ma  devono  cercare  di 
trovarsi sfalsati, quasi a formare una diagonale.
									
									
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									Fig 11 - Obiettivo: taglio a ricevere 
									attaccante esterno su sponda attaccante 
									centrale 
									  
Palla  in possesso del 10,  l’attaccante esterno 11  prende prima ampiezza lungo la  fascia  laterale e 
poi si accentra con un taglio a ricevere.
									 
La punta centrale 9 fa un contromovimento  e va a ricevere 
palla dal 10 per poi scaricare la palla dietro sul  taglio centrale della punta esterna  11, che si trova a 
giocare  con  visione  di  gioco  ampia.
									 
Il  7    da  posizione  di  punta  esterna  destra,  taglia  dentro 
centralmente  creando  lo  spazio  per  l’inserimento  del  centrocampista  interno  destro  8.
									 
La  punta 
esterna 11, ricevuta palla, può giocare in verticale sia sul taglio del 7 che sull’inserimento dell’8.
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									Fig 12 - Obiettivo: taglio attaccante esterno su passaggio diagonale 
del centrocampista centrale.
 
									  
Il  centrocampista  centrale  4 è  in  possesso  palla,  l’attaccante  esterno  7  si  trova  in  ampiezza  e  poi 
taglia  centralmente  per  ricevere  palla  sulla  corsa,  corsa  che  gli  deve  permettere  di  presentarsi  a 
ricevere  palla    con  visione  periferica  massima  in  modo  da  poter  giocare  palla  sui  movimenti  in 
diagonale del 9 che taglia sul 1° palo (con movimento a mezzaluna),  l’11  che effettua un taglio 
centrale  lasciando  lo spazio per  l’inserimento in  profondità del 10.
									 
In questo caso, ci può essere  il 
movimento in sovrapposizione dell’8, che se eventualmente il 7 viene chiuso dagli avversari, crea il 
movimento di profondità
 
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									Fig 13 - Obiettivo: sponda punta centrale per centrocampista
centrale; taglio ad entrare degli attaccanti esterni con
sovrapposizione dei centrocampisti interni
 
									  
Il centrocampista interno 8 è in possesso palla, la punta centrale 9, fa prima un movimento
ricercando la profondità per poi andare incontro a ricevere palla.
Ricevuta palla e trovandosi nelle
condizioni di spalle alla porta, scarica palla dietro al mediano centrale 4, che avendo visuale ampia
può servire sia gli attaccanti esterni 7 ed 11 che operano un taglio centrale, per cui il passaggio può
avvenire sia rasoterra negli interspazi tra i difensori avversari, sia a scavalcare, dove 7 ed 11 hanno
il vantaggio di essere già in velocità posizionati verso la porta avversaria.
									 
Ci può essere anche il
passaggio dal 4 ai centrocampisti interni 8 e 10 che cercano di inserirsi in ampiezza e profondità
negli spazi lasciati liberi dagli attaccanti esterni.
 
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									Fig 14 - Obiettivo: inserimento centrocampista interno su sponda 
punta centrale
 
									  
Il centrocampista centrale 4 è in possesso di palla e gioca in verticale sulla punta centrale 9 che fa 
da  sponda  per  l’inserimento  del  centrocampista  interno  8.
									 
L’attaccante  esterno  7  prende  ampiezza 
per  creare  lo  spazio  all’8  e  quando  l’8  va  in  possesso  palla,  opera  un  taglio  in  profondità  per 
ricevere palla nell’interspazio fra il difensore esterno ed il difensore centrale avversario. L’attaccante 
esterno  11,  opera  un  taglio  centrale  e  libera  così  lo  spazio  per  l’inserimento  del  centrocampista interno 10
 
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									Esercitazioni di situazioni del 
									sistema di gioco 4.3.3 
		
		
									
									
										
											
											
												
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									Fig 15 - Obiettivo: tempi e modi di 
									smarcamento degli attaccanti e successivi 
									movimenti 
									  
Si posizionano  i tre centrocampisti con  le spalle girate al reparto offensivo trasmettendosi  la palla 
tra  loro.
									 
Quando  uno  dei  tre,  che  si  trova  in possesso  palla,  decide  di  girarsi  e  dà  l’informazione 
visiva ad uno dei tre attaccanti, questi effettuerà un movimento, che può essere d’incontro, oppure 
un taglio ad entrare, un taglio a ricevere od un movimento in profondità.
									 
A seconda del movimento 
che l’attaccante effettua, gli altri due attaccanti più i centrocampisti che intervengono ore nel gioco, 
si  muovono  di  conseguenza.
									 
Si  possono  così  riprendere  tutte  quelle  situazioni  di  gioco  sopra 
descritte
 
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									Fig 16 - Obiettivo: inizio, costruzione e 
									conclusioni del sistema 4.3.3 
									  
Gioco contro squadra ombra, cioè 11:0.
									 
I giocatori effettuano degli schemi di gioco pre-determinati 
dall’allenatore per automatizzare i movimenti.
									 
Questa è un’esercitazione ideale, per trovare i tempi 
ed i modi di movimento e per correggere eventuali errori degli stessi.
									 
E’ chiaro, che pur dando degli 
schemi  pre-determinati,  bisogna  sempre  lasciare  poi  qualche  iniziativa  singola  per  avere  più 
coinvolgimento e responsabilità da parte del gruppo di calciatori.
 
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									Fig 17 - Obiettivo: ricerca schemi di gioco attraverso la semplificazione del 
gioco stesso
 
									  
Questa esercitazione viene effettuata su campo ridotto  70 x  50  giocando con le mani e con porte 
regolari.
									 
Si affrontano due squadre di 10 giocatori disposti esclusivamente con il 4:3:3.
									 
I movimenti 
dovranno  essere  ispirati  alle  esercitazioni  di  costruzione  e  conclusione  del  gioco  viste  in 
precedenza.
									 
La  semplificazione  viene  data  dal  gioco  con  le  mani,  il  gol è  valido  con  un  calcio  al volo oppure di testa all’interno delle aree di rigore.
									 
In questa esercitazione le squadre si allenano ad 
andare sempre in pressing in situazioni di non possesso palla, mentre ricercano sempre la profondità 
e l’ampiezza nella fase di possesso palla.
									 
Come variante, per aumentare le difficoltà, l’esercitazione 
di questa partita viene effettuata con i piedi a due tocchi.
 
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									Fig 18 - Obiettivo: Gol meta dentro la linea dell’area di rigore
 
									  
Si affrontano due squadre 10 : 10 con il sistema 4:3:3. 
Si cerca di dare sempre profondità al gioco in 
quanto  il  sistema,  giocando  con  tre  attaccanti  presuppone  questo  tipo  di  atteggiamento  tattico.
									 
Si 
cerca di tenere sempre la squadra corta in avanti, si ricercano i movimenti di taglio degli attaccanti 
esterni, le sovrapposizioni dei centrocampisti interni ed i cambi di gioco del centrocampista centrale. 
Il  gol  è  valido  quando  un  attaccante  riesce  a  conquistar  palla  oltre  la  linea  dell’area  di  rigore, 
tenendo in considerazione che è valido il fuorigioco.
 
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									Fig 19 - Obiettivo: Pressing  nella zona centrale del campo, ricerca dei 
movimenti offensivi e conclusione rapida del gioco 
									  
Il campo viene suddiviso in orizzontale in tre zone di ugual misura (circa 35m). Il gioco si svolge 
nella  fascia  centrale,  quando  una  delle  due  squadre  riesce  ad  oltrepassare  la  linea  demarcata  può 
andare alla conclusione  nel  minor tempo possibile senza essere ostacolata dagli avversari.
									 
La  linea 
può. essere oltrepassata con passaggi in verticale ricercando la profondità, con sovrapposizione dei 
centrocampisti  interni,  o    ricercando  la  profondità  con  la  corsa  dei  difensori  esterni  sfruttando 
l’ampiezza  del campo, su sponda della punta centrale ed inserimenti da dietro.
 
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		Conclusioni
Mi sono accorto che nel cercare lo sviluppo del sistema 4:3:3, un aspetto molto importante se non 
determinante,  è l’ASPETTO  MENTALE, che  consente  di  sviluppare  una  positiva  costruzione  di 
gioco  ed  una  incisiva  conclusione  del  gioco  stesso.
									 
Sicuramente  questo  tipo  di  gioco  ha  una 
mentalità d’attacco per cui qualsiasi esercitazione, allenamento e principio deve portare a situazioni 
che ricercano la finalizzazione.
									 
Questa  mentalità  cerco  di  costruirla  con  convinzione,  determinazione,    quasi  con 
spregiudicatezza.
									 
Solo così ritengo si possa avere la piena partecipazione attiva, fisica e mentale, dei 
calciatori al progetto intrapreso.
									 
Tutti gli aspetti, che riguardano la costruzione e la conclusione del 
gioco, cerco di realizzarli tramite un idoneo addestramento della tecnica individuale e della tecnica 
applicata,  in  funzione  del  ruolo  di  base  occupato  nel  sistema  di  gioco  ed  anche  in  quello 
complementare (interscambio di ruoli tra giocatori delle zone limitrofe).
									 
Devo dire, in conclusione, che questo sistema di gioco mi affascina sempre più mi porta sempre a 
ricercare nuove soluzioni per poter migliorare le mie conoscenze mediante esperienze acquisite per 
poterle poi trasmettere, quanto più possibile, nei modi più adeguati ai calciatori da me allenati.
  
									
									   
														
											
		
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		Angelo CRIALESI,
		
								 Allenatore Professionista Prima Categoria - 
		Uefa Pro 
									
      
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