Le distorsioni del ginocchio

Guglielmo CERULLO

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Uno dei traumi più frequenti dello sportivo è la distorsione del ginocchio, che consiste nella lesione di uno o più dei suoi legamenti.

Semplificando un po’ l’anatomia, possiamo dire che la stabilità del ginocchio è dovuta principalmente a 4 robusti legamenti

1. il legamento collaterale interno;

2. il legamento collaterale esterno;

3. il legamento crociato anteriore;

4. il legamento crociato posteriore.

 

Contribuiscono inoltre alla funzione stabilizzatrice, l’integrità dei menischi e una buona efficienza muscolare.

Il meccanismo che provoca la lesione dei legamenti nello sportivo è una torsione del ginocchio verso l’esterno o verso l’interno, con piede fisso al suolo, come avviene nei cambi di direzione in corsa ( calcio, basket, rugby), nelle ricadute da un salto (volley), nelle cadute con gli sci.

Quindi generalmente lo sportivo si fa male “da solo” e non per il brutto intervento di un avversario.

La lesione dei legamenti può essere di I, II, o III° grado, a seconda se le sue fibre hanno subito una lieve distrazione, una discreta distrazione con rottura parziale, o una rottura completa.

Quando l’atleta si fa male, avverte una fitta dolorosa al ginocchio, a volte accompagnata da una sensazione di “crack” (nelle lesioni di III°) ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco perché il ginocchio non regge più.

Può comparire un gonfiore dopo qualche ora. Il trattamento iniziale da adottare per l’atleta infortunato è: borsa del ghiaccio sulla superficie anteriore del ginocchio, da ripetere più volte ma non per più di mezz’ora, attendendo circa un’ora prima di riapplicarla; un antinfiammatorio per via orale; camminare senza appoggiare l’arto, procurandosi possibilmente due bastoni canadesi.

 

Sarà poi il medico del pronto soccorso o lo specialista ortopedico di riferimento a consigliare il trattamento successivo, dopo aver effettuato una diagnosi corretta, con l’ausilio eventuale di una risonanza magnetica.

Le distorsioni più frequenti del ginocchio sono la lesione del legamento collaterale interno e la lesione del legamento crociato anteriore.

La lesione del legamento collaterale interno viene trattata con un tutore che blocca il ginocchio in estensione, da portare per 2\3 settimane, permettendo comunque la sua rimozione per eseguire più volte nella giornata, i primi esercizi di riabilitazione.

Questa lesione guarisce velocemente e permette la ripresa dello sport nel giro di 4\5 settimane. La rottura del legamento crociato anteriore invece generalmente non guarisce o guarisce parzialmente lasciando, se non adeguatamente trattata, un ginocchio più o meno instabile.

Ecco perché il trattamento della lesione del legamento crociato anteriore negli sportivi è chirurgico e consiste nella ricostruzione del legamento utilizzando dei tendini prelevati dallo stesso ginocchio.

 

Nelle persone a richiesta funzionale ridotta si può tentare un trattamento di tipo riabilitativo per vedere se si ottiene una stabilità sufficiente del ginocchio, ed eventualmente operarlo in un secondo tempo.

L’intervento oggi viene eseguito in artroscopia, minimizzando così i disturbi del periodo postoperatorio e le cicatrici.

Dopo circa 20 giorni si riprende a camminare senza stampelle; dopo un mese è consentita la cyclette e il nuoto; dopo circa 2 mesi e mezzo riprende la corsa e dopo 4 mesi gli allenamenti.

La ripresa dello sport agonistico è consentita dopo 5\6 mesi negli sport non di contatto (tennis, atletica, sci, equitazione) e dopo 6\7 mesi in quelli di contatto (calcio, basket, rugby).

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Guglielmo CERULLO, Medico Chirurgo. Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Specialista in Medicina dello Sport

Data inserimento e aggiornamento nel sito:  25/09/2011 -  15/06/2017

 

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