Dalla concezione di gioco alle esercitazioni sul campo.

Il Barcellona: un esempio di Approccio Sistemico all’allenamento

Organizzazione Tattica

A cura di Claudio ALBERTINI

Situazioni di Posizione

Nel suo ultimo lavoro, “Giochi di posizione”, Maurizio Viscidi ha elaborato una variazione ai normali giochi di posizione, trasformandoli in quelle che ha definito “situazioni di posizione”.

In queste esercitazioni è proposto l’obiettivo di portare la palla oltre una linea di meta o di segnare una rete.

Mentre nelle esercitazioni precedenti la palla era prevalentemente trasmessa sulla figura, nelle situazioni di posizione troviamo anche il passaggio nello spazio, che il Barcellona utilizza quasi esclusivamente negli ultimi trenta metri, con giocate in profondità atte a sfruttare gli inserimenti dietro la linea difensiva avversaria.

Situazione di Posizione 7 contro 7 + 3 Comodini + 1 Portiere

Spazio esercitativo 50 x 35 m.

Giocatori schierati per ruolo.

2 esterni a dx e 2 a sx, 1 difensore centrale, 2 mezzali.

3 “comodini”: una punta centrale, un centrocampista centrale e un difensore centrale.

Dopo ogni ripetizione i giocatori rossi e gialli si invertono.

Quando i giocatori in inf. num. recuperano palla, se riescono a trasmetterla a un comodino, conquistano un punto, ma il gioco riprende immediatamente con il possesso palla da parte della squadra avversaria.

Obiettivo per la squadra che ha il possesso: trasmettere palla a un compagno oltre la linea delimitata dai cinesini e segnare una rete.

5 secondi per andare alla conclusione.

Un punto per il gol.

Un punto in più se il passaggio viene effettuato tramite uno-due; due punti in più se attraverso una sequenza “palla avanti - palla indietro - palla al terzo uomo nello spazio”.

La linea dei cinesini vale come linea di fuorigioco.

Variante: Inserimento di un difensore a contrastare l’attaccante lanciato verso la porta (un punto alla squadra del difensore se questi riesce a sottrarre palla all’attaccante).

Immediata immissione di una seconda palla nello spazio di gioco per minimizzare il tempo di stop degli altri giocatori.

Situazione di Posizione 8 contro 8 + 2 Comodini + 2 Portieri

Spazio esercitativo 60 x 40 m.

2 squadre da 8 giocatori schierate 4-1-3 con riferimento al modulo 4-3-3.

Comodini: le due mezzali (n. 8 e 10).

Obiettivo: trasmettere palla a un compagno oltre la linea delimitata dai cinesini e segnare una rete. 5 secondi per andare alla conclusione.

Un punto per il gol.

Un punto in più se il passaggio viene effettuato tramite uno-due; due punti in più se attraverso una sequenza “palla avanti - palla indietro - palla al terzo uomo nello spazio”.

La linea dei cinesini vale come linea di fuorigioco.

Si gioca senza soluzione di continuità per tutta la ripetizione. La squadra che conquista palla attacca la porta avversaria avvalendosi dei due comodini.

Dopo un gol il gioco riprende con il possesso alla squadra che lo ha subito.

Per il calcolo dell’ESA si suppone un possesso palla distribuito al 50% tra le due squadre.

Variante: Inserimento di un difensore a contrastare l’attaccante lanciato verso la porta (un punto alla squadra del difensore se questi riesce a sottrarre palla all’attaccante e conquista del possesso).

Immediata immissione di una seconda palla nello spazio di gioco per minimizzare il tempo di stop degli altri giocatori.

Situazione di Posizione 9 contro 9 + 1 Comodino + 2 Portieri

Spazio esercitativo 60 x 40 m.

2 squadre da 9 giocatori schierate 4-2-3 con riferimento al modulo 4-3-3.

Il comodino è il centrocampista centrale (n. 4).

Stessi obiettivi e regole dell’esercitazione precedente.

Conclusioni

Come sostiene il prof. Felice Accame: “[…] l'efficienza di una squadra dipende in gran parte dal livello di consapevolezza collettiva che condividono tutti i suoi componenti”.

Tutti gli elementi della squadra devono parlare e comprendere lo stesso linguaggio (utilizzando gli stessi simboli).

Una collaborazione efficiente pertanto “[…] è attuabile solo quando ogni membro del team non si limita a conoscere il proprio lavoro particolare, ma è informato sul lavoro in generale e su quello di ciascun membro, tanto da vedere la relazione di ciò che egli fa con quello che sta accadendo intorno a lui”.

Un’interazione efficiente non deve essere ricercata solo tra i giocatori.

Tutto il team – giocatori, staff, dirigenti – deve configurarsi come un insieme integrato e armonico.

È sicuramente meno impegnativo lavorare “a scomparti”, secondo la logica del “tu fai il tuo che io faccio il mio”.

Ma la sfida del calcio del futuro passa dalla capacità di saper lavorare in un modo nuovo, sinergico e coordinato, tale per cui il risultato complessivo sia maggiore della somma dei contributi isolati dei singoli.

In quest’ottica, una costruttiva collaborazione tra l’allenatore e il preparatore atletico è la condizione imprescindibile affinché si realizzino allenamenti integrati, non fini a sé stessi, ma funzionali a superiori finalità di ordine tattico.

L'Autore: Claudio ALBERTINI

Nato a Genova il 22 dicembre 1960. Diplomato ISEF con 110/110 con Lode con una tesi sperimentale sullo stretching PNF, ha conseguito l’abilitazione di Preparatore Atletico presso il Centro Tecnico di Coverciano con il punteggio di 60/60 con Lode discutendo la tesi su “I nuovi orientamenti metodologici nella preparazione atletica”.

È inoltre Maestro cintura nera 6º dan di Karate e direttore tecnico della C.S.K.A. Genova (Centro Specializzazione Karate Agonistico), insegnante tecnico e preparatore atletico di Viviana Bottaro, campionessa mondiale, europea ed italiana di Karate nella specialità Kata (forme).

Contatto E-mail: albertini.claudio@libero.it

 


Info

Fonte: Dalla concezione di gioco alle esercitazioni sul campo.

Il Barcellona: un esempio di Approccio Sistemico all’allenamento

Giochi di Posizione   

Autore: Claudio ALBERTINI

Categoria: Preparazione Fisica

Data inserimento: 15/11/2020

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Claudio ALBERTNI

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