L’allenamento psicocinetico del portiere

Prepariamo i Portieri

di Daniele AIROLDI

La psicocinetica (o Psicodinamica) è la scienza che studia tutto ciò che mette in contatto un ragionamento (psiche) e un movimento (cinesi).

Quindi le esercitazioni di tipo psicocinetico servono per modificare nel minor tempo possibile un comportamento in base agli stimoli esterni ricevuti. Il portiere moderno, oltre ad una ottima preparazione tecnica, fisica e tattica, deve essere preparato anche mentalmente.

Infatti, a nulla serve un portiere super preparato fisicamente non in grado di sfruttare il suo potenziale per cali di concentrazione. Per questo motivo il lavoro psicocinetico deve essere integrato nell’allenamento settimanale.

Nella seduta, la psicocinetica può essere abbinata alla parte atletica (psico-atletica), alla parte tecnica (psico-tecnica) o alla parte tattica (psico-tattica). Le esercitazioni devono essere inserite ad inizio allenamento, in modo che l’atleta sia al massimo della lucidità, che potrebbe perdere durante la seduta per colpa della stanchezza.

Questo tipo di lavoro è utilizzabile sia nei settori giovanili sia con le prime squadre, infatti la preparazione mentale è indipendente dall’età del soggetto allenato.

Per i più piccoli è ancora più importante, in quanto abitua maggiormente il giovane portiere agli stimoli esterni. L’esecuzione degli esercizi, come per tutti gli allenamenti che bisogna proporre, va dal semplice al complesso. Infatti, per esempio, non si può pensare di partire con degli esercizi di psico-tecnica che richiedono un tuffo quando il tuffo non è ancora completamente nelle doti del portiere.

L’allenamento psicocinetico può essere basato su stimoli visivi (colori, numeri indicati con le mani, movimenti delle braccia), su stimoli uditivi (andare in direzione della voce, sentire il rimbalzo del pallone, ecc…) o su stimoli tattili (pallone che rimbalza addosso al portiere, ecc…).

Maggiore è la varietà degli stimoli proposti, maggiore sarà il bagaglio di esperienza dell’atleta. Nell’allenamento, soprattutto nella psico-atletica, bisogna comunque tenere conto delle basi dell’allenamento del portiere, cioè la durata delle esercitazioni e i tempi di recupero, ricordandosi di andare ad agire solo sul sistema anaerobico alattacido.

Di seguito una serie di esercizi semplici da proporre ai portieri, da cui poi estrapolare altri esercizi utilizzando la propria fantasia e la flessibilità.

Gli esercizi psicocinetici, inoltre, non richiedono un particolare materiale, quindi possono essere eseguiti da tutti con estrema semplicità.

Psico - Atletica

1 - Il portiere è posizionato a 7-8 mt dal preparatore. Il mister ha in mano due cinesini di colore diverso, uno è di partenza, l’altro di fermo. Quando il cinesino col colore giusto cadrà dalle mani del mister, il portiere dovrà scattare, nel caso cadrà l’altro cinesino, il portiere dovrà restare fermo. Una variante può essere l’alzare la mano destra o sinistra del mister.

2 - Il portiere, girato di schiena, è posizionato a 7-8 mt dal preparatore. Il mister ha in mano un pallone che farà rimbalzare. Al rumore del rimbalzo, il portiere si girerà e scatterà verso il mister.

3 - Il portiere è girato di schiena rispetto al mister che lo colpirà con un pallone. Se il pallone colpirà il portiere nella parte superiore del corpo scatterà verso destra, altrimenti verso sinistra. Una variante può essere toccare il braccio destro per scatto diagonale destra, il braccio sinistro per scatto diagonale sinistra, ecc…

4 - Il portiere è di fronte al preparatore che indicherà un numero con le mani. Se il numero indicato sarà pari, il portiere scatterà verso destra e viceversa.

5 - Il portiere è posizionato al centro di un quadrato di 5 mt composta da 4 cinesini di colore diverso. Il mister chiamerà in serie i colori e il portiere andrà a toccarli a massima velocità. Una variante potrebbe essere che il portiere va dalla parte opposta al cinesino chiamato.

6 - Il portiere è al centro di un semicerchio composto da 5 cinesini di colore diverso. Il mister chiamerà il colore dove il portiere dovrà scattare, rispettando il passo corretto per la direzione imposta.  

Psico - Tecnica

1 - Il mister ha due palloni di colore diverso in mano. Li lancia in due direzioni diverse e dichiara quale dovrà essere parato. Una variante può essere che il portiere dichiara quello che raccoglie.

2 - Il portiere è al centro di un semicerchio composto da 5 cinesini di colore diverso a cui è abbinato un pallone. Il mister chiamerà il colore dove il portiere effettuerà l’uscita bassa.

3 - Il portiere scambia il pallone con il preparatore con i piedi o con le mani. Alla sua destra e alla sua sinistra ci sono due palloni. Senza preavviso il preparatore scatta verso un pallone e il portiere dovrà anticiparlo in tuffo.

4 - Il portiere è di fronte al preparatore pronto per una parata. Alle sue spalle un compagno indicherà un numero, il portiere si deve girare, gridare il numero e parare la palla del mister.

5 - Il portiere è di spalle al preparatore. Viene colpito dal pallone e si deve girare a raccoglierlo. Se non viene colpito, deve inseguirlo e raccoglierlo il prima possibile.

6 - Il mister lancia in direzione del portiere due palloni con traiettorie diverse. Il portiere deve raccoglierli entrambi dichiarando quello che prenderà per primo. Variante potrebbe essere la raccolta di uno dei due che viene dichiarato oppure quello che rimbalza prima.

Psico - Tattica

1 - Il portiere è all’interno dell’area di rigore in attesa di un cross. L’area è divisa in 4 zone verticalmente ciascuna corrispondente ad un colore. Dopo il cross del mister, il portiere dovrà uscire dichiarando la zona di presa. Subito dopo, dovrà effettuare un rilancio in una zona specifica del campo a richiesta del mister con il minimo tempo di trasmissione.

2 - Il portiere è girato di schiena. Il preparatore è al limite dell’area al centro e due compagni sono disposti sulle diagonali, uno per lato. Uno dei tre “attaccanti” farà un grido, il portiere si girerà e andrà a coprire la posizione corretta parando poi il tiro.

3 - Due attaccanti sono posti sulle diagonali dell’area. Il portiere è in porta di spalle, con di fronte il mister. Il mister farà con le mani un numero. Se è pari, il tiro arriverà da destra, se è dispari, da sinistra. Il portiere grida il numero e para sulla diagonale trovando la giusta posizione.

4 - Il portiere è in porta, il mister a metà campo con il pallone in mano. Il mister lancerà un pallone verso l’area (divisa orizzontalmente in 4 zone) che il portiere dichiarerà dove parare con il gesto tecnico corretto.

5 - Il portiere è a centro porta. Davanti a lui c’è il mister pronto a calciare. Alle sue spalle ci sono 3 cinesini colorati. Il mister chiamerà un colore, il portiere si girerà a toccare il cinesino e poi parerà sulla corretta diagonale.

L'Autore

Daniele AIROLDI

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