Interazioni sportive

Cristina BAGOLIN

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Premessa

Si è molto parlato e si continua a discutere sulle potenzialità della relazione atleta e allenatore, risulta importante quindi capire come rendere la relazione efficace per una collaborazione e crescita professionale dell'atleta.

Attraverso i contenuti di seguito esposti si intende introdurre la tematica complessa della comunicazione tra atleta e allenatore.

La prima parte tratta alcuni aspetti della comunicazione dal punto di vista teorico, mentre la seconda la traduce nella pragmatica sportiva.

 

Comunicazione

La comunicazione è alla base di qualsiasi rapporto, è impossibile non comunicare, anche il silenzio ci comunica qualcosa: il consenso, la volontà di non comunicare etc. Comunicare significa trasmettere delle informazioni e riceverle; far conoscere e conoscere; mettere in comune con gli altri ciò che è nostro; influenzare, agire sugli altri ed esserne influenzati.

La comunicazione avviene attraverso i nostri comportamenti quando interagiamo con le altre persone, quindi qualsiasi comportamento è comunicazione.

La comunicazione può essere considerata da tre punti di vista:

1. il contesto in cui avviene la comunicazione (spazio e tempo in cui avviene, sistema sociale di riferimento);

2. il contenuto (argomento di discussione, ciò su cui verte la comunicazione);

3. la relazione (rapporto che si definisce tra interlocutori).

 

Ogni comunicazione è strutturata in un messaggio di contenuto e un messaggio di relazione.

Il messaggio di contenuto è l'informazione che si inviano coloro che comunicano attraverso, generalmente, il canale verbale.

Il messaggio di relazione indica come i partecipanti si percepiscono, cosa sono l'uno per l'altro, come si "vivono" mentre parlano tra loro, si esprime attraverso il canale non verbale (espressioni del viso, postura ecc.) e para verbale (ritmo, punteggiatura, tono della voce ecc.).

Il messaggio di relazione esiste in ogni comunicazione e incide sul contenuto, determinandone il modo di comprensione e il modo di ascolto dell'altro.

Poiché è veicolato dalla comunicazione non verbale e para verbale esso è più veloce del contenuto, arriva prima e influisce sulla interpretazione di quest'ultimo. comunicare in modo efficace. Non sempre il messaggio di relazione è chiaro e pienamente consapevole proprio perché tocca nel profondo le relazioni interpersonali e quindi esprime ciò che una persona è, desidera o ha paura di essere per l'altra.

Per interagire e quindi comunicare in modo efficace è necessario saper dare importanza ai bisogni delle persone che si hanno di fronte.

Per fare ciò è necessario per prima cosa riconoscere il tipo di bisogno che in quel momento è più importante per l'interlocutore e in seguito cercare di andargli incontro, anche promuovendo una auto consapevolezza.

La comunicazione ottimale utilizza il feedback (risposta di ritorno) attraverso: domande di verifica, ridondanza, per poter riproporre quanto compreso e averne un riscontro.

 

I diversi tipi di messaggi di relazione

La conferma è il messaggio di relazione che più garantisce una apertura all'ascolto, la disponibilità a confrontarsi, liberamente dai contenuti; permette uno sviluppo e una stabilità del sé e della propria identità personale e sportiva.

Contrariamente messaggi di rifiuto o conferma, sebbene in modi diversi, determinano chiusura, aggressività, fuga, isolamento e tendono a determinare (in particolare la conferma) una perdita della propria identità sportiva.

 

Saper ascoltare in modo attivo

"L'uomo che sa ben parlare non vale quello che sa ascoltare con attenzione" (proverbio cinese).

E' importante, per un buon ascolto, lasciar parlare l'interlocutore avendo cura di inviargli un nostro feedback, un comportamento di ascolto attraverso l'analogico (quindi la posizione, l'atteggiamento e l'orientamento della postura).

Fare attenzione al significato che annette a ciò che esprime, al contenuto di ciò che esprime, alle espressioni, parole, o frasi chiave che utilizza (enfasi, ripetizioni, ecc.). Individuare le emozioni, i sentimenti, lo stato d'animo che esprime e soprattutto fare domande di verifica per controllare la nostra comprensione.

Risulta chiaro quindi che una corretta interpretazione di un messaggio richiede una buona osservazione che può essere tale solo se realizziamo un decentramento da noi stessi e un coinvolgimento, senza pregiudizi.

 

Rapporto allenatore atleta

Da numerosi studi fatti per indagare le qualità di un allenatore efficace emerge come l'essere autoritario comprometta la relazione con gli atleti.

Abbiamo visto che la relazione comunicata può svincolarsi dal contenuto espresso, infatti un allenatore autorevole (diverso da autoritario) garantisce la chiarezza del contesto e della relazione attraverso regole precise ma lascia ampio spazio ai contenuti e quindi alla possibilità per l'atleta di esprimere la propria originalità, le proprie proposte e critiche aumentando, in questo modo, l'autostima dell'atleta e creando una condizione di lavoro, di collaborazione positiva (concetto di flessibilità nei contenuti e fermezza nella relazione).

Oltre a ciò risulta importante il messaggio di relazione anche per comprendere meglio il contenuto.

L'allenatore dovrebbe richiedere all'atleta obiettivi intermedi avendo sempre chiaro l'obiettivo ultimo: risulta importante pedagogicamente chiedere delle prestazioni leggermente superiori alle abilità acquisite per stimolare l'atleta a migliorare e nello stesso tempo non farlo sentire inefficace attraverso richieste sproporzionate. Importante rafforzare attraverso le conferme il talento.

 

Strategie

- analisi del contesto;

- comprensione richiesta;

- uso del feedback;

- stimolare individuazione della propria tecnica;

- sperimentare, sperimentarsi riflettere sulle azione (teoria - pratica - teoria - pratica)

 

Contenuti che dovrebbero passare attraverso i diversi canali

Alcuni concetti chiave che potrebbero facilitare la prestazione dovrebbero essere trasmessi all'atleta attraverso i diversi canali di comunicazione. M

essaggio importante è che la riuscita di una gara non costituisce un fine ma entra in una circolarità che permette di migliorare la prestazione; non vincere significa avere la possibilità di riesaminare la propria prestazione e migliorarla quindi RISORSA e non SCONFITTA. (relativizzare gli insuccessi; al contesto).

Vincere è importante se conseguente ad una buona prestazione altrimenti non è funzionale alla crescita professionale; obiettivo quindi dell'agonismo dovrebbe essere esprimere al meglio le proprie risorse, potenzialità e professionalità. Rendere l'atleta attivo e protagonista attraverso la circolarità delle comunicazioni ai diversi livelli per un buon coinvolgimento.

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Cristina BAGOLIN, Psicologa ad indirizzo clinico e di comunità

 


Data inserimento e aggiornamento nel sito: 23/05/2011 - 09/05/2017