Collabora ... guidando la palla

Andrea CRISTI e Christian FERRANTE

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La conduzione della palla è quasi sempre associata alla capacità di spostarsi nello spazio per superare il diretto avversario o per difenderla da un eventuale attacco. In tal modo, si focalizza l'interesse verso obiettivi di tipo individuale.

In questa proposta di lavoro la conduzione è stimolata in relazione alla capacità di saper collaborare; pertanto, i giovani calciatori dovranno controllare sia la palla, ma soprattutto prendere coscienza dell'ambiente esterno cercando di operare delle scelte in relazione alla posizione dei propri compagni di squadra e degli avversari.

 

Acquisita una sufficiente padronanza nel dominare l'attrezzo, il giovane calciatore dovrà essere incentivato a decentrare l'attenzione dalla sfera, iniziando quindi a percepire situazioni circostanti che gli permettono di valutare cosa fare in tempi sufficientemente brevi per facilitare lo sviluppo del progetto motorio.

Sarà quindi sviluppata inizialmente la visione periferica in modo che il giovane calciatore potrà prendere una decisione: guidare attaccando uno spazio libero, condurre per difendere la sfera, portare palla per superare un avversario e successivamente trasmetterla a un compagno libero.

 

Tutto ciò prendendo informazioni da afferenze esterne (visive, uditive e acustiche) o interne (vestibolario-cinestesiche), senza essere influenzato dal controllo del pallone. Oltre allo sviluppo percettivo, si tenderà a strutturare grazie al gioco due capacità coordinative di fondamentale importanza: quella d'orientamento spaziale e quella di percezione spazio-temporale.

Saper riconoscere in qualsiasi momento la propria posizione in campo riferita alla palla, ai propri compagni, agli avversari e alle linee perimetrali consente ai giovani calciatori di rispettare i principi di scaglionamento, d'ampiezza e di profondità. Infatti sono stimolati a valutare distanze ed eventuali figure geometriche che si possono formare durante il gioco (triangolo o rombo, ad esempio), valutandone gli eventuali vantaggi nello sviluppo del gioco stesso.

La capacità d'orientamento spaziale permette pertanto di modificare la propria posizione nello spazio in relazione a un campo d'azione definito da oggetti (palla, porta, linee perimetrali) e da persone (compagni e avversari).

 La capacità di percezione spazio-temporale consente ai giovani calciatori di regolare i movimenti che avvengono nello spazio in relazione alle variabili temporali. Saper valutare la velocità di spostamento della palla, le diverse traiettorie di arrivo della stessa, la velocità di spostamento nello spazio dei compagni e degli avversari dà l'opportunità ai giovani calciatori di organizzare progetti motori in relazione al gioco: quando guidare la palla, quando trasmetterla, dove condurla, dove trasmetterla.

 

Iniziamo la progressione didattica procedendo per tappe d'apprendimento: inizialmente si proporranno giochi in superiorità numerica, per arrivare alla parità numerica aumentando notevolmente le difficoltà tecniche, quelle di tattica indivi-duale e le collaborative.

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Proponiamo alcuni giochi riferiti alla guida della palla utilizzando due progressioni didattiche inerenti la gestualità tecnica all’interno di un contesto complesso ove le capacità percettive, coordinative e cognitive assumono un'importanza fondamentale.

Sfruttando la conduzione, si cerca di educare i giovani calciatori a maggiore collaborazione e cooperazione in funzione di uno scopo comune.

 

Prima Progressione

 

  

 

5 > 3, guida nelle miniporte (figura 1)

Obiettivo tecnico: guida della palla utilizzando cambi di direzione e di senso. Obiettivo coordinativo: sviluppo delle capacità d'orientamento spaziale e della percezione spazio temporale.

Obiettivo tattico individuale: passaggio e difesa della palla.

Obiettivo tattico collettivo: possesso palla non finalizzato ovvero saper collaborare per mantenere la palla.

Spazi e strumenti: un quadrato di 40 metri di lato, sei miniporte larghe 2 metri posizionate in zona centrale e laterale ai vertici del quadrato.

Modalità esecutive: all'interno dello spazio 5 attaccanti giocano per mantenere il possesso della palla e ottengono un punto tutte le volte che in guida riescono a entrare in una delle 6 miniporte dislocate nello spazio di gioco.

Sono contrastati da 3 difensori. Il giocatore in possesso, avendo sempre due compagni liberi, ha la possibilità di scegliere in un lasso temporale sufficientemente ampio quello cui trasmettere la sfera.

Il compagno che la riceve deve scegliere velocemente se guidare verso una porta libera o trasmettere a un ulteriore calciatore posizionato meglio nello spazio. L'obiettivo è di far apprendere ai giovani calciatori l'importanza di riuscire a "sca-glionarsi" rispetto alla posizione della palla per poter sfruttare spazi sufficienti durante il gioco.

La superiorità numerica rappresenta quindi la prima tappa d'apprendimento.

 
     

  

 

3 > 3 + 2 jolly, guida nelle miniporte (figura 2)

Obiettivo tecnico: guida della palla utilizzando cambi di direzione e di senso. Obiettivo coordinativo: orientamento spaziale e percezione spazio-temporale. Obiettivo tattico individuale: smarcamento, trasmissione, difesa della palla, finta e dribbling.

Obiettivo tattico collettivo: possesso palla non finalizzato.

Spazi e strumenti: un quadrato di 40 metri di lato, sei miniporte larghe 2 metri posizionate in zona centrale e laterale ai vertici del quadrato.

Modalità esecutive: due squadre composte da 3 giocatori giocano per mantenere il possesso palla cercando di condurre all'interno delle sei miniporte. Ogni squadra può utilizzare in fase d'attacco due jolly neutrali che creano superiorità numerica per collaborare a sviluppare il gioco.

Varianti:

• le squadre si dispongono formando coppie fisse e sono i due jolly a poter guidare la palla nelle miniporte;

• le squadre si dispongono formando coppie fisse con i due jolly che non possono guidare la palla nelle miniporte;

• le due squadre sono libere e i due jolly possono guidare la palla nelle due miniporte;

• le due squadre sono libere con i due jolly che non possono guidare la palla nelle due miniporte.

In questa fase d'apprendimento i giovani calciatori devono creare superiorità numerica cercando di superare l'avversario direttamente in dribbling o collaborando con il jolly (uno-due), i jolly dovranno creare le condizioni necessarie per ricevere in modo da collaborare o condurre palla nelle miniporte.

 
     

 

Seconda progressione

 

  

 

4 > 4, guida nelle miniporte (figura 3)

Obiettivo tecnico: guida della palla utilizzando cambi di direzione, di senso e di velocità.

Obiettivo coordinativo: capacità d'orientamento spaziale e percezione spazio-temporale

Obiettivo tattico individuale: finta e dribbling, difesa della palla, smarcamento e trasmissione.

Obiettivo tattico collettivo: possesso palla non finalizzato. Spazi e strumenti: un quadrato di 40 metri di lato, sei miniporte larghe 2 metri posizionate in zona centrale e laterale ai vertici del quadrato.

Modalità esecutive: si sviluppa l'ultima fase del lavoro con le due squadre che si affrontano in parità numerica per mantenere il possesso palla cercando di condurla all'interno delle miniporte per segnare un punto.

Varianti:

• le squadre formano delle coppie fisse;

• la squadra che riesce a segnare un punto elimina dal gioco per 30" un avversario, guadagnando una superiorità numerica temporanea.

L'obiettivo è quello di far apprendere ai giovani calciatori l'importanza di creare superiorità numerica mediante il superamento dell'avversario per poi prendere informazioni immediate sul vantaggio acquisito.

Inoltre, s'invitano gli allievi a muoversi maggiormente nello spazio per costruire l'opportunità di ricevere la palla favorendo lo sviluppo del gioco.

 
     

  

 

5 > 5, guida nelle miniporte con 3 difensori e 2 portieri (figura 4)

Obiettivo tecnico: conduzione della palla utilizzando cambi di senso e di direzione.

Obiettivo coordinativo: orientamento spaziale.

Obiettivo tattico individuale: trasmissione della palla.

Obiettivo tattico collettivo: possesso palla non finalizzato.

Spazi e strumenti: uno spazio di 50 metri di lato, 6 miniporte larghe 3 metri disposte per formare un pentagono all'interno dello spazio.

Modalità esecutive: si confrontano due squadre composte da 5 giocatori. Il gruppo in attacco si muove liberamente nello spazio, quello in difesa utilizza 3 difensori e 2 portieri responsabili di difendere le 5 miniporte.

Si forma così un 5 > 3 all'interno dello spazio.

La squadra che attacca deve cercare di condurre la palla in una delle miniporte lasciate sgombre dai due numeri uno.

La difficoltà per gli attaccanti è di cambiare spesso obiettivo muovendo la palla per trovare la miniporta libera e ottenere un punto.

I due portieri cercano correndo sul perimetro del pentagono di anticipare le intenzioni di chi attacca e chiudere in anticipo lo spazio agli attaccanti che guidano la sfera.

Se il portiere anticipa l'attaccante chiudendo lo spazio d'entrata, obbliga quest'ultimo a cambiare senso e ripartire per una nuova azione.

 
     

  

 

5 > 3, guida dentro il quadrato (figura 5)

Obiettivo tecnico: guida della palla utilizzando i cambi di direzione.

Obiettivo coordinativo: capacità d'orientamento spaziale, di adattamento e trasformazione.

Obiettivo tattico individuale: finta e dribbling, difesa della palla e trasmissione.

Obiettivo tattico collettivo: possesso palla non finalizzato.

Spazi e strumenti: uno spazio di 50 metri di lato, 5 quadrati di 5 metri di lato posizionati uno al centro dello spazio e quattro sui vertici.

Modalità esecutive: all'interno dello spazio 5 attaccanti giocano contro 3 difensori.

Il giocatore in possesso deve cercare d'entrare in uno dei 5 quadrati uscendo dal lato secondo lui più conveniente per non perdere il possesso di palla.

Ogni qualvolta l'attaccante riesce a uscire segna un punto per la propria squadra. I difensori possono entrare nei quadrati per contrastare l'attaccante e conquistare la palla. Una variante prevede anche l'utilizzo di più palloni.

Questa prima tappa ripropone le difficoltà del primo gioco con un ulteriore problema che riguarda la possibilità di superare il diretto avversario all'interno del quadrato per trasmettere successivamente la palla a un compagno libero e lontano dai difensori.

Potendo sfruttare una forte superiorità numerica sarà abbastanza semplice mantenere il possesso per la squadra in attacco

 
     

  

 

3 > 3 + 2 jolly, guida dentro il quadrato (figura 6)

Obiettivo tecnico: guida della palla utilizzando i cambi di direzione.

Obiettivo coordinativo: capacità d'orientamento spaziale, adattamento e trasformazione.

Obiettivo tattico individuale: finta e dribbling, difesa della palla, smarcamento e passaggio.

Obiettivo tattico collettivo: possesso palla non finalizzato.

Spazi e strumenti: uno spazio di 50 metri di lato, 5 quadrati di 5 metri di lato posizionati uno al centro dello spazio e quattro sui vertici.

Modalità esecutive: due squadre composte da 3 giocatori si affrontano per mantenere il possesso palla collaborando con due jolly.

L'obiettivo del gioco è di guidare la palla all'interno di un quadrato evitando o superando il difensore.

I due jolly creano superiorità numerica.

Varianti:

• le due squadre formano 3 coppie fisse con il jolly che può guidare la palla nel quadrato e può essere contrastato;

• le due squadre formano coppie fisse con il jolly che non può guidare la palla nel quadrato, ma gioca a sostegno dell'attaccante per creare sempre un 2 > l;

• le due squadre si muovono liberamente con il jolly che può guidare la palla nel quadrato;

• le due squadre sono libere e il jolly non può guidare la sfera nel quadrato

 
     

  

 

4 > 4, guida la palla nel quadrato (figura 7)

Obiettivo tecnico: guida della palla utilizzando cambi di direzione o di senso. Obiettivo coordinativo: capacità d'orientamento spaziale, d'adattamento e trasformazione.

Obiettivo tattico individuale: finta e dribbling, difesa della palla, smarcamento e trasmissione.

Obiettivo tattico collettivo: possesso palla non finalizzato.

Spazi e strumenti: un quadrato di 50 metri di lato, 5 quadrato di 5 metri di lato posizionati uno al centro dello spazio e quattro sui vertici.

Modalità esecutive: due squadre composte da 4 giocatori giocano per mantenere il possesso e segnano un punto quando un attaccante riesce ad entrare all'interno di un quadrato per poi uscire senza perderne il possesso.

Il difensore entra nello spazio per contrastare l'attaccante.

L'obiettivo del gioco è quello di sfruttare più passaggi in sequenza smarcandosi nello spazio per trovare quelle con-dizioni vantaggiose che permetteranno all'attaccante di entrare nel quadrato con un difensore in ritardo, mantenendo il possesso della palla.

Varianti:

• le squadre formano coppie fisse;

• le squadre sono libere nello spazio;

• l'attaccante contrastato dal difensore può scegliere se affrontarlo o cambiare senso per difendere la palla;

• la squadra che segna un punto elimina per 30" un difensore sfruttando temporaneamente la superiorità numerica.

 
   

 

I giochi proposti sono una semplice proposta per migliorare la fase collaborativa spostando l'attenzione dalla palla ai compagni, utilizzando la conduzione come strumento tecnico.

 


 

Andrea CRISTI: Docente presso Figc Comitato Emilia Romagna.  Docente facoltà Scienze Motorie Bologna. Allenatore UEFA A Preparatore Atletico Professionista. Personal trainer

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Christian FERRANTE: Docente di Sport di Squadra Facoltà di Scienze Motorie, Università di Bologna

 


Data inserimento e aggiornamento nel sito: 08/04/2014 - 14/04/2017

 

 

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