Il pressing, organizzazione tattica e punti di riferimento
Data inserimento e aggiornamento nel sito: 20/09/2009 - 13/04/2018

Autore: Angelo IERVOLINO -  Fonte: Alleniamoilcalcio.net


Ogni squadra nel calcio moderno attua il pressing.

Questo accorgimento tattico prevede l’aggressione, il pressare gli avversari al fine di interrompere la loro azione nel minor tempo possibile, per poi ripartire velocemente passando da una fase difensiva ad una fase offensiva, avendo lo scopo principale di non far ragionare gli avversari impedendo così di sviluppare la loro azione.

Come per qualsiasi situazione tattica, anche per il pressing ogni giocatore deve avere dei precisi punti di riferimento e di organizzazione tattica da rispettare per attuare al meglio l’aggressione. I principali punti di riferimento da tenere presente sono:

• In primo luogo il principale riferimento deve essere il pallone e di conseguenza la sua posizione;

• L’avversario. Essere attenti a non perdere mai di vista l’avversario di competenza in fase di pressing;

• Pressare sul portatore di palla, non farlo ragionare e cercare di spingerlo nelle zone di campo meno pericolose del nostro schieramento e dove per noi sono previsti raddoppi;

• Guardare sempre la porta da difendere per non perdere così contatto con la nostra zona e il nostro obbiettivo;

• Impedire lo smarcamento degli attaccanti avversari;

• Spezzare l’azione avversaria il più distente possibile dalla nostra porta, in alcune situazioni è opportuno eseguire il cosiddetto fallo tattico;

• La nostra area è il nostro fortino inespugnabile. Gli avversari devono essere tenuti sempre al di fuori dell’area per ridurre i rischi;

• Attuare al meglio i movimenti simultanei di reparto, un solo elemento che non li rispetta porta ad una conseguente difficoltà di esecuzione del nostro piano di pressing;

• La difesa deve limitare i raddoppi e specialmente gli anticipi perché per quanto produttivi possono essere deleteri in quanto se non andati a buon fine ci troveremo in una situazione di pericolo;

• Comunicare: parlare tra compagni, tra reparti; Metabolizzati questi principali punti per l’esecuzione del pressing , questi ci darà dei grossi vantaggi:

• Attuando pressing in modo simultaneo gli spazi per gli avversari diminuiscono, rendendo loro difficoltosa l’impostazione del gioco e perfino del controllo palla;

• Aumenta la percentuale di errori da parte degli avversari consentendo una nostra riconquista della palla e un veloce ripartenza;

• Rende visibili eventuali giocatori avversari con carenze tecniche e mentali non sopportando la pressione;

• Costringe gli avversari a rifare e cambiare tutte le tattiche preparate prima della partita;

• Ci consente numerose situazioni di 2 c 1 e quindi raddoppi più efficaci nell’interruzione del gioco avversario; • Ci permette di avere una disposizione più ampia nel campo e quindi avere punti di riferimento più sicuri;

• Porta gli avversari a giocare spesso in zone del campo non congeniali a loro e quindi ad uscire spesso dal loro ruolo di competenza.

 

Una grande forza di una squadra che attua il pressing è quella di saper portare gli avversari in zone determinate del campo.

In fig. A vediamo le tre linee di posizionamento dei nostri tre reparti.

Nella fig.B vediamo due esempi di zone dove portare gli avversari con il pressing, lontano dalla nostra area di rigore e rigorosamente in zona non centrale.

Il pressing è attuabile su tutte e tre le linee (Fig.C), ovviamente ognuno ha le sua peculiarità.

Attuando un pressing d’ attacco o prima linea (Fig. C linea 1), abbiamo la possibilità in caso di conquista del pallone di essere subito proiettati verso la porta avversaria. Questo tipo di pressing è particolarmente redditizio se attuato contro squadra con una difesa con doti tecniche limitate.

È un pressing che può aiutarci nel caso fossimo in svantaggio e costretti ad inseguire, però è anche più pericoloso perché essendo tutti riversati in avanti potremmo prendere contropiede.

Il pressing effettuato a centrocampo , sulla linea mediana è detto pressing di centrocampo (Fig. C linea 2).

Questo tipo di pressing è utile nel far ripartire la squadra lanciando per la nostra prima punta, cercando così di metterla subito in possibilità di concludere.

La squadra avversaria è costretta a lanciare lungo, o ripartire dalla difesa, perché tutti gli spazi di centrocampo sono occupati a causa del nostro pressing. In particolari situazioni o in particolari condizioni di rosa è possibile attuare un pressing di difensivo (Fig. C linea 3).

Se in nostro possesso abbiamo punte veloci, che prediligono spazi ampi e contropiede, dotate di un buon tiro, oppure perché siamo in vantaggio e quindi preferiamo contenere l’avversario senza andare in attacco , possiamo attuare un pressing difensivo.

In generale la scelta del pressing da seguire è data: dalla forza dell’avversario che abbiamo di fronte, dalle nostre punte, e da come si svolge la partita.

 

Fig. A: sono rappresentate le linee di posizione dei nostri tre reparti.

 
 

Fig. B: sono rappresentate esempi di zone ove portare gli avversari in pressing. 

 
 

Fig. C: linee di zone pressing

 

Un pressing è efficace se aiutato con i raddoppi di marcatura.

I raddoppi sono un’arma importante affinché il pressing riesca.

Questi, aumentano la possibilità che l’avversario sbagli il passaggio, che torni indietro non potendo proporre la sua azione d’attacco, sbagli la conclusione.
Noi avremo maggiori possibilità di intercettare la palla essendo in una situazione di 2 c 1.
Affinché i raddoppi vadano a buon fine dobbiamo fare in modo che si effettui massima pressione sulla palla in attesa che arrivi il raddoppio del compagno, cercare di costringere l’avversario sempre lateralmente, occupare maggiore spazio possibile, non fare fallo, temporeggiare e mettere pressione all’avversario nell’attesa che arrivi il compagno o che la squadra si riposizioni.
In conclusione il pressing è un’arma a cui tutte le squadre fanno affidamento.

Ci permette di competere contro qualsiasi squadra sia più forte di noi che meno forte.

Se applicato con criterio, con i giusti sincronismi, con i giusti tempi, rispettando i punti base di riferimento e scegliere quello più adatto allenostre esigenze , aumenta notevolmente le nostre possibilità di successo.


Autore: Angelo IERVOLINO -  Fonte: Alleniamoilcalcio.net


   

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