Palle inattive: come e quando organizzarle. Come rendere al massimo nell’azioni su palle inattive

Data inserimento e aggiornamento nel sito: 20/09/2009 - 12/04/2018

Autore: Angelo IERVOLINO -  Fonte: Alleniamoilcalcio.net

Se guardiamo una partita con attenzione, spirito critico e di apprendimento, notiamo che nella maggior parte dei casi il risultato di una partita è deciso da gol su palle inattive o su azione susseguente.

Oggi in ogni categoria ci si trova, si vede una minuziosa cura delle palle inattive, proprio per la loro grande possibilità di volgere a proprio favore le sorti della partita.

Forse non è sempre palese, ma quasi ogni azione che prevede la ripresa del gioco dal palla da fermo, ha dietro di se uno schema, dei movimenti e delle situazioni provate e riprovate in allenamento che poi si cerca di mettere in pratica in partita.

Ovviamente le palle inattive comportano un lungo lavoro prima che riescano alla perfezione.

Ogni membro che partecipa all’azione deve sapere nei minimi dettagli il suo ruolo, i movimenti che andrà ad eseguire, a chi passare la palla, e soprattutto quando fare il suo compito. Proprio per questo ogni giocatore dovrà avere tempestività di esecuzione e un’ amalgama con i compagni molto elevata.

Ogni squadra ha un suo modo di intendere l’argomento,ogni allenatore ha un suo modo di allenarlo, ma tutti cercano lo stesso obbiettivo: mettere in difficoltà la squadra avversaria e far gol.

Proprio per questo possiamo intendere le palle inattive come il momento forse più imprevedibile da parte degli avversari nei confronti della nostra squadra.

Avendo già stabilito quello che noi andremo a fare in una determinata situazione di ripresa del gioco da palla da fermo, gli avversari resteranno sorpresi dal nostro modo di giocare il pallone non conoscendo quello che noi vogliamo fare.

Come già detto ogni allenatore ha le sue palle inattive preferite che cerca di far riproporre ai sui giocatori.

A mio parere la cosa principale di un’organizzazione su palla inattiva deve essere la semplicità di esecuzione dei movimenti da parte dei giocatori, pur ovviamente restando imprevedibile agl’occhi degli avversari.

Anche nei settori giovanile oggi si vede una fase organizzativa per le palle inattive veramente ben curata e ben eseguita.

Dalla mia esperienza nel settore giovanile sono arrivato alla conclusione che anche le palle inattive servono allo sviluppo del giovane calciatore.

Servono non solo al fine del risultato e quindi di far gol, ma anche a livello caratteriale e disciplinare.

Molte volte i ragazzi del settore giovanile sono disattenti durante l’allenamento o anche poco rispettosi delle regole calcistiche (intendo: rispetto della posizione, dell’attenzione all’uomo da marcare, a come disporsi nelle varie situazioni, ecc), e proprio per questo le palle inattive possono far da linea guida.

I ragazzi vedendo l’obbiettivo vicino, il gol, tendono molto di più a rispettare le consegne attribuitegli: i movimenti da eseguire , il tempo con cui eseguirli.

Per questo dal mio punto di vista possono essere un’arma molto utile non solo al fine di fare gol.

Ovviamente bisogna dosare la pratica delle palle inattive in allenamento, mi sembra scontato che non bisogna organizzare tutta la settimana di allenamento sulle palle da fermo; io ne occupo una mezz’ora l’ultimo giorno di allenamento prima della partita, avendo a disposizione un’ora e mezza totale.

Credo che l’introduzione dosata delle palle inattive possa essere introdotta a partire dalla categoria giovanissimi: pensare e cercare di realizzare poche situazione al fine di non sovraccaricare di informazioni i ragazzi per poi portarli alla confusione.

Nell’organizzazione delle palle inattive, bisogna ben studiare la rosa che si ha a disposizione.

Chi calcia meglio, essendo anche esente dalla pressione dell’avversario, è più probabile che mi riesca a mettere i pallone dove voglio che l’azione finisca per concludere a rete. Cercare nella rosa gli elementi più capaci dal punto di vista tempestivo e dell’attenzione.

Giocatori capaci di fare il loro compito nel tempo giusto, sono una base fondamentale delle palle inattive.

Una volta fatto questo possiamo attribuire ad ogni giocatore il suo ruolo e iniziare a provare.

A mio avviso è importante provare le situazioni non sempre con gli stessi giocatori, perché è molto difficile che durante l’anno si hanno a disposizione sempre gli stessi giocatori, e poi in questo modo ognuno si sente importante e parte indispensabile dell’azione e del gruppo.

Dal punto di vista temporale, ossia di quando durante l’anno soffermarci maggiormente su questo aspetto , dobbiamo scegliere il periodo giusto.

È opportuno non svolgere, o almeno non farlo per un tempo molto prolungato, le esercitazioni durante il periodo più freddo dell’anno, perché visto il maggior tempo di staticità che di azione i giocatori potrebbero incorrere a raffreddamento.

Sarebbe opportuno che una volta conosciuto quello che dovremo fare, ripassassimo il tutto nello spogliatoio con una lavagna.

Durante il precampionato, una volta provate in allenamento, è buona norma metterle in pratica durante partite amichevoli in modo da testare in risultato con avversari che non conoscono le nostre mosse, per poi avere il tempo di correggerle prima che il campionato inizi.

Per l’organizzazione di uno schema su palla inattiva dobbiamo tener conto di varie situazioni. Nel mettere in pratica l’azione per far gol dobbiamo anche tener presente di organizzare anche la fase difensiva nel caso gli avversari ripartano velocemente dopo aver recuperato palla.

È importante studiare nei minimi dettagli il tempo pre-calcio del pallone, ossia movimenti senza palla, finte e blocchi.

Per capirsi velocemente tra i vari “attori” dell’azione è opportuno designare una gestualità che faccia capire a tutti quello che stiamo per fare (esempio: alzo le braccia = movimento incontro di un giocatore e in lungo di un altro a cui sarà destinato il pallone).

La cosa più importante nell’organizzazione dell’azione da palla inattiva è che dobbiamo cercare di disporci dapprima che venga calciato il pallone in una situazione di disagio per gli avversari.

Le situazioni che comprendono la ripresa del gioco da palla inattiva sono le seguenti:

· Calcio d’inizio

· Calcio di rinvio

· Calcio di rigore

· Calcio d’angolo

· Calcio di punizione

· Rimessa laterale

Di seguito presento alcuni schemi su palle inattive, nelle varie situazioni.

A mio giudizio studiare per come organizzare tatticamente la squadra è uno dei compiti più belli e eccitanti del ruolo dell’allenatore, per questo credo nella infinità della fantasia di ogni allenatore.

Calcio di rinvio

 

1. Il portiere appoggia per 2, 8 viene incontro e riceve palla da 2 con cui chiude un triangolo e lancia in profondità a servire lo scatto di 7.


  2. Il portiere appoggia per 5 il quale serve il movimento in avanti di 3 che lancia 11 scattato in avanti, che crossa sul secondo palo per 9 incrociatosi con 10.


  3. Il portiere serve 2 che appoggia per 8 venuto incontro.

Nel frattempo 7 scatta sulla fascia e viene servito da 8.

Da lì mette cross sul primo palo per 10 incrociatosi con 9.


Calcio di inizio

 

1. 9 e 10 scambiano il calcio di inizio.

10 appoggia dietro per 8 che lancia nello spazio 11, il quale serve il taglio all’interno di 7


Autore: Angelo IERVOLINO -  Fonte: Alleniamoilcalcio.net


   

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