Alimentazione e integrazione nello sport. Es. nei giochi di squadra

Data inserimento e aggiornamento nel sito: 04/03/2013 - 06/03/2018

Introduzione

Una corretta ed adeguata alimentazione rappresenta un elemento fondamentale per qualsiasi attività fisica/sportiva, intervendo in almeno tre campi definiti: l’apporto di energia, il recupero muscolare, la condizione di salute specifica (in particolare la bilancia ossidativa e le difese immunitarie).

La stretta connessione tra alimentazione, salute e prestazione è sottolineata dalla FIFA (Federation Internationale de Football Association) nella sua pubblicazione “nutrition for Football” el 2006, ed ancora più di recente dall’American College of Sports Medicine, che nella position statement pubblicata nel 2009 riporta: “It is the position of the American Dietetic Association, Dietitians of Canada, and the American College of Sports Medicine that physical activity, athletic performance, and recovery from exercise are enhanced by optimal nutrition.

These organizations recommend appropriate selection of food and fluids, timing of intake, and supplement choices for optimal health and exercise performance.” .


Importante quindi, oltre che stabilire il fabbisogno nutrizionale “basale”, sia per quanto riguarda la componente energetica totale che per le quantità ottimali dei macronutrienti, (proteine, carboidrati e lipidi), valutare l’opportunità di inteventi con alimenti specifici, integratori, supplementi.

Questo richiede una analisi più specifica ed approfondita di quella rivolta alla semplice “stima” del dispendio energetico, in quanto richiede la conoscenza non solo delle abitudini di vita ed alimentari, del soggetto ma anche delle sue caratteristiche psicofisiche, delle caratteristiche dello sport praticato, delle risposte, sia generali che muscolari e scheletriche, all’allenamento.

Per quanto riguarda la necessità di una integrazione, Hespel at al (Journal of Sports Sciences, July 2006; 24(7): 749 – 761) puntualizzano che la pratica del giuoco del calcio può aumentare in maniera netta il fabbisogno sia di macro che micronutrienti, e che tale aumento può essere soddisfatto da un regime alimentare adeguato.

 

Concludono però che nondimeno, l’assunzione appropriata di alcuni supplementi specifici, sempre in associazione con una corretta strategia di allenamento, può contribuire a migliorare la prestazione.

In conclusione, i principali punti che influenzano l’organizzaione di un piano alimentare e di integrazione in una squadra di calcio sono:

 - Esigenza di conciliare esigenze diverse per caratteristiche fisiche, abitudini, ruolo (e quindi dispendio) DNecessità di conciliare le esigenze “nutrizionali” con gli aspetti organizzativi;

 - Necessità di mantenere prestazione su livello medio alto per un periodo di tempo prolungato;

 - Possibilità di competizioni a distanza ravvicinata per tempi anche ripetuti e/o prolungati

 

Gli obiettivi sono poi quelli di garantire la disponibilità energia, di ottimizzare il recupero delle riserve energetiche, di minimizzare i danni muscolari, di stimolare fenomeni anabolici.

Per quanto riguarda gli inteventi di integrazione/supplementazione, oltre a quelli necessari per integrare specifiche carenze alimentari (abitudini, intolleranze, ecc.), possono essere utili nel calciatore la creatina, gli aminoacidi essenziali e quelli ramificati, gli acidi grassi omega 3, la vitamina D.

Diventa di particolare importanza, al di là della semplice corretta distribuzione dei nutrienti, il momento di assunzione (“timing”) delle fonti sia di carboidrati che di proteine, ai fini proprio del recupero sia energetico che muscolare


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