Preparazione FISICA e Attività Motorie  | Marco TARSI | Ilpreparatorefisicomotorio.wordpress.com

Giocando Integra-MENTE (parte prima)

Una suddivisione dettagliata delle capacità  condizionali e coordinative serve esclusivamente per un’organizzazione mentale di chi dovrà poi programmare, perché è chiaro ormai per tutti, che condizione e coordinazione, in realtà, rappresentano due aspetti profondamente interdipendenti e quindi inscindibili della capacità di prestazione sportiva, in sintonia profonda con tutte le altre componenti tecniche, tattiche quindi cognitive, emotivo – affettive e socio – relazionali.

 

L’azione allenante dovrà sempre concentrarsi su TUTTI questi i fattori, anche se con impegno e incisività variabile, in relazione all’età, al livello motorio e alle esigenze dei campionati, degli incontri e dei calendari. Oltre a questi fattori, dovranno essere allenate anche la mobilità articolare, capacità di eseguire i movimenti alla massima ampiezza e l’elasticità, la flessibilità, capacità dei muscoli scheletrici di lasciarsi stirare recuperando successivamente la lunghezza fisiologica usuale senza subire traumi,qualità condizionate da fattori che non sono in stretta correlazione con i meccanismi di produzione energetica e tanto meno con l’evoluzione e la funzionalità nervosa, ma da componenti congenite e ormonali non stabili.

Il gioco del calcio richiede prestazioni complesse, sempre diverse (OPEN SKILL). Per questo motivo, anche l’insegnamento e l’apprendimento dei “fondamentali” tecnici e tattici dovrà effettuarsi in un regime di plasticità e massima adattabilità alle situazioni prevedibili e imprevedibili che il gioco stesso proporrà

Determinante sarà quindi possedere una base psicomotoria che doterà il giocatore di schemi di movimento che dovranno stabilizzarsi; lo faranno grazie alle CAPACITA’ COORDINATIVE GENERALI – APPRENDIMENTO, CONTROLLO, ADATTAMENTO, TRASFORMAZIONE, ORGANIZZAZIONE-, e alle CAPACITA’ COORDINATIVE SPECIALI, adeguate, quindi adatte, proprie della disciplina CALCIO. Diversi autori hanno affermato che le capacità coordinative determinano in modo decisivo la velocità e la qualità di acquisizione delle capacità tecniche e tattiche, nonché la loro stabilità.

Dalle varie classificazioni relative alle capacità coordinative,  dovremmo individuare, in primis, percorsi di sviluppo di quelle coordinazioni strettamente collegate al “MODELLO PRESTATIVO-CALCIO” ed esercitarle nello “spazio-gioco”.

 

Proporre e riproporre ai giocatori esercitazioni coordinative generiche, senza palla, senza pressione temporale, senza avversario, prive di variabili, non presenta, di fatto, controindicazioni, ma non è questa la via preferenziale verso lo sviluppo più efficace delle qualità del calciatore che durante una sola azione di gioco effettua un numero consistente di calcoli matematici e fisici per prendere diverse decisioni in funzione di tempo e spazio, per creare la migliore delle risposte.

Dovremmo mettere in grado il giocatore di effettuare esercitazioni costruite su stimoli
percettivi spaziali temporali tecnici tattici comunicativi assolutamente simili se non uguali a quelli della partita per intensità, durata, volume densità e complessità, che possano indurlo a sentire, percepire, decidere, eseguire rapidamente i comandi cerebrali, e creare giocate efficaci, attraverso il miglioramento della capacità di coordinare
le catene neuro-muscolari.

Si lavorerà su tali parametri al fine di:
-agevolare l’esecuzione del gesto tecnico-tattico, acquisendo automatismi adattabili e utilizzabili in situazioni variabili

-favorire il processo neuro-decisionale(percezione, anticipazione, attuazione) elaborando efficacemente e nel minor tempo possibile le risposte mentali (timing)

- ottimizzare le proprie capacità in funzione della dinamica del gioco (allenamento funzionale a servizio della strategia dell’allenatore), essere veloci nel calcio non significa, ovviamente, solo arrivare prima, ma sviluppare al meglio la propria intelligenza di gioco,vagliare istantaneamente, partendo da ciò che si è percepito, tutte le probabilità di ciò che sta per aver luogo, e mettere in campo la migliore delle risposte situazionali, quella vincente.

Basilare sarà quindi, come detto, allenare e stimolare le capacità in modo integrato e correlato all’aspetto tecnico-tattico. La scansione temporale classica ( cicli, micro e macrocicli, pre-season ) probabilmente non corrisponde al paradigma calcio. Facilmente non ha mai corrisposto, ma tempi addietro non si era a conoscenza, come oggi, di tutto ciò che avviene in partita (di quasi tutto).

L’allenamento dovrà quindi essere funzionale da vari punti di vista, basato su alcuni aspetti metodologici tali da innalzare la prestazione.

Esso dovrà:

- allenare inscindibilmente, perlomeno da un punto di vista concettuale capacita’ coordinative e condizionali;
- allenare sempre il gesto calcio-specifico;
- allenare la calciagility con particolare riferimento a CDD, CDS accelerazioni e frenate. Nei giochi di squadra, open skill, non è sufficiente godere di un ottimo stato di forma, buon punto di partenza. Per il giocatore risulterà essenziale raggiungere e mantenere un elevato livello esecutivo che, come abbiamo visto, nasce da una disposizione mentale, dall’anticipo e dalla lettura certa della situazione;

- allenare la variabilità;
- allenare la multilateralità in ambito coordinativo con infiniti esercizi e stimoli NON generici , variabili ma non fuori tema, mirati cioè allo sviluppo delle qualità in esame;
- ideare esercitazioni per acquisire una netta coscienza specifica nel senso di pensiero tattico del gioco del calcio ( adegua talettura della situazione )

- acquisire un adeguato timing

Utilizzare una metodologia che preveda l’alternanza di esercizi formativi e di SSG programmati sul focus della sessione potrebbe essere una delle possibilità. Focalizzando l’attenzione sul gioco oltre che sulla pratica tecnica o “atletica”, i giocatori saranno incoraggiati a diventare tatticamente più consapevoli e sapranno prendere decisioni migliori, verranno indotti a pensare strategicamente il gioco, a porre capacità attentive e di lettura della situazione a servizio della squadra, ad azzeccare sempre meglio ritmi e timing delle azioni; inoltre lo sviluppo graduale delle competenze avverrà all’interno di un contesto realistico, divertente e sport-specifico

Tarsi Marco

BIBLIOGRAFIA

ARTICOLI SITO http://www.alleniamo.com/

- IL GIOCO NON VA MAI FUORI FORMA

- INCREDIBILE EQUILIBRIO

 

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