Ingraniamo bene la marcia: “affidiamoci ai test incrementali “

Data inserimento e aggiornamento nel sito: 20/05/2015 - 30/03/2018

Lo scopo del test

I test incrementali sono proposti con lo scopo di indagare le relazioni tra alcune variabili massimali e sub-massimali e le prestazioni di resistenza.

L’introduzione di questi test, ovviamente, darebbe scopi diversi per atleti sedentari rispetto a quelli portatori di qualche patologia, ma va pur sempre ricordato che forniscono indicazioni sulle capacità di resistenza.

Tendenzialmente i test per determinare la massima potenza aerobica prevedono incrementi di modesta entità, fino al raggiungimento della massima potenza, per cui sono sempre massimali.

Classificare bene gli esercizi

Sono tre le tipologie principali di esercizi a cui io mi riferisco sempre, suddividendo gli esercizi considerandone l’intensità:

- a triangolo

- intermittente

- misto

 


Autore: Jonathan PROIETTO -  Fonte: Analyzeperformance


Per esercizio triangolare consideriamo una progressione durante l’esercizio, in cui l’intensità viene via via aumentata, continuamente o per intervalli discreti.

In quest’ultimo caso può essere composto, da vari esercizi a onda quadra di intensità man mano crescente.

Per esercizio intermittente intendiamo il susseguirsi di alcune fasi di esercizio, che può essere di intensità costante o variabile, intervallate da periodi di riposo, oppure da momenti di minore intensità.

Questo tipo di esercizio è caratterizzata: dal numero delle fasi, che prendono il nome di ripetuta, dalla loro durata e dalla durata delle pause o delle fasi di esercizio a minore intensità.

 

Quale criterio usare per il carico?

E’ molto importante stabilire i criteri da adottare per stabilire la giusta durata di ogni carico; pertanto, bisogna ricordare che all’inizio di ogni esercizio ad onda quadra si contrae un debito di ossigeno, mentre i principali parametri fisiologici legati al metabolismo aerobico, come il consumo di ossigeno, la frequenza respiratoria e quella cardiaca, aumentano fino a raggiungere uno stato stazionario, momento in cui i parametri rimangono costanti nonostante il protrarsi dell’esercizio.

 

Modificazioni delle principali variabili fisiologiche

Indipendentemente dalla durata dei carichi, il test di valutazione funzionale a carichi crescenti ci permette di indagare la relazione tra le principali variabili fisiologiche, legate al metabolismo aerobico o all’accumulo del lattato e l’entità del carico.

Le classiche relazioni che possono essere esaminate sono:

- la frequenza cardiaca in funzione del carico

- il consumo di ossigeno in funzione del carico

- la ventilazione in funzione del carico

- la ventilazione in funzione del consumo d’ossigeno

Queste relazioni, dovrebbero essere nota per chi si addentra e si occupa della valutazione funzionale e comunque possono essere facilmente reperite in qualsiasi libro di fisiologia dell’esercizio.

Va rilevato che se i risultati di un test incrementale non permettono di ricostruire l’andamento delle suddette relazioni, l’unica spiegazione è che non è stato eseguito correttamente.

 

Conclusioni

Il test incrementale infine, rappresenta un momento fondamentale nella valutazione funzionale delle caratteristiche aerobiche generali dell’atleta e dello sportivo.

In particolare la frequenza cardiaca e il consumo dell’ossigeno forniscono indicazioni precise sugli aspetti centrali del metabolismo.

Quando eseguito da personale esperto e in modo preciso, ogni test incrementale offre dati altrettanto validi ed affidabili, la cui interpretazione dipenderà poi dalle conoscenze teoriche e dall’esperienza del valutatore.