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45^ Edizione Copa America: Giamaica, Messico, Uruguay e Venezuela

 


 

 

 

 

Giamaica

 

Soprannome: The Raggae Boyz

Partecipazioni: 2

Miglior risultato: Eliminazione ai gironi

Ultimo risultato: Eliminazione ai gironi (0 punti)

Allenatore: Winfred Schäfer (Ger)

 

Storia: la Jamaica Football Federation nasce nel 1910, ma alcuni documenti accertano che il calcio sia sbarcato sull’isola caraibica già nel 1893. La nazionale disputa la sua prima partita il 22 marzo del 1925 sconfiggendo 2-1 il vicino Haiti.

La Giamaica cresce dopo la dichiarazione d’indipendenza dal Regno Unito: prima del 1961, i Raggae Boyz affrontavano solo le colonie inglesi in alcuni tornei.

Dopo alcuni tentativi, riuscì anche a qualificarsi al mondiale di calcio (1998), ad oggi l’unica partecipazione alla massima competizione organizzata dalla FIFA, conquistando i primi tre punti contro il Giappone.

Per la seconda volta la Giamaica parteciperà alla Copa America.

 

In Cile non ha fatto nessun punto, ma il girone era davvero proibitivo con Argentina, Paraguay e Uruguay, aversario, quest’ultimo, con cui ha disputato la gara d’esordio.

Il calciatore con più reti nella storia della nazionale giallo-nera è Luton Shelton con 35 centri, mentre in Copa America non è riuscita a segnare (tre sconfitte per 1-0).

 

I 23 convocati

Portieri: Andre Blake (Philadelphia Union), Duwayne Kerr (Stjarnan), Ryan Thmpson (Saint Luis)

 

Difensori: Jermaine Taylor (Portland Timbers), Adrian Mariappa (Crystal Palace), Kemar Lawrence (New Yorks RedBulls), Wes Morgan (Leicester), Michael Hector (Reading), Rosario Harriott (Harbour View), Daman Salomon (Portmore United)

 

Centrocampisti: Rodolph Austin (Brondby), Je-Vaughn Watson (New England Revolution), Jobi McAnuff (Leyton), Simon Dowkins (San Jose Earthquakes), Garath McCleary (Reading), Lee Williamson (Blackburn), Andrew Vanzie (Humbe Lions), Michael Binns (Portmore United), Chevone Marsh (Cavalier)

 

Attaccanti: Giles Barnes (Houston Dynamo), Dever Orgill (IFK), Clayton Donaldson (Birmingham City), Allan Ottey (Montego Bay United)

 

Probabile formazione (4-4-2): Kerr; Watson, Mariappa, Morgan, Lawrence; McCleary, Austin, McAnuff, Orgill; Barnes, Donaldson

 


 

Messico

 

Soprannome: El Tricolor o El Tri

Partecipazioni: 10

Miglior risultato: secondo posto (1993, 2001)

Ultimo risultato: fase a gironi (2 punti)

Allenatore: Juan Carlos Osorio (Col)

 

Storia: la federazione di calcio messicana nasce nel 1922 e il Tri disputa il suo primo incontro il 9 dicembre del 1923, trovando la vittoria con un perentorio 2-1 contro il Guatemala.

Il massimo goleador nella storia della nazionale centroamericana è Jared Borghetti, con 46 reti all’attivo, di cui una di testa contro l’Italia nel mondiale nippo-coreano.

In Copa America il bilancio dei messicani è positivo, infatti delle 44 partite giocate nella massima competizione organizzata dalla Conmebol (il Messico è invitato dal 1993), 17 sono le vittorie, 12 i pareggi e 15 le sconfitte. Tra le statistiche è interessante anche il dato che corrisponde alla voce dei gol fatti (60), superiore a quella dei gol subiti (53).

 

L’esordio in coppa, del 1993, è uno sfortunato 2-1 a favore della Colombia, ma i messicani in quell’edizione disputata in Ecuador, arrivarono fino alla finale, dove si arresero sotto i colpi di un giovanissimo Batistuta.

Il Matador Luis Hernandez è il calciatore che ha segnato più gol per il Messico in un’edizione della Copa America (6) nell’edizione del 1997, vincendo, in quell’occasione, la classifica dei cannonieri.

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I 23 convocati

Portieri: José de Jesus Corona (Cruz Azul), Alfredo Talavera (Toluca), Guillermo Ochoa (Malaga)

 

Difensori: Rafael Marquez (Atlas), Hector Moreno (PSV), Paul Aguilar (America), Jorge Torre Nilo (Tigres), Miguel Layun (Porto), Diego Reyes (Real Sociedad), Jesus Molina (Santos Laguna), Nestor Araujo (Santos Laguna), Yasser Corona (Queretaro)

 

Centrocampisti: Andres Guardado (PSV), Hector Herrera (Porto), Javier Aquino (Tigres), Carlos Peña (Chivas), Jesus Deuñas (Tigres), Hirving Lozano (Pachuca)

 

Attaccanti: Javier Hernandez (Bayer Leverkuser), Oribe Peralta (America), Jesus Corona (Porto), Raul Jimenez (Benifica), Jurgen Damm (Tigres)

 

Probabile formazione (3-5-2): Ochoa; Aguilar, Marquez, Moreno; Damm, Dueñas, Peña, Guardado, Aquino; Jesus Corona, Herandez

 


 

Uruguay

 

Soprannome: La Celeste

Partecipazioni: 43

Miglior risultato: campione (1916, 1917, 1920, 1923, 1924, 1926, 1935, 1942, 1956, 1959, 1967, 1983, 1987, 1995, 2011)

Ultimo risultato: quarti di finale

Allenatore: Oscar Tabarez

 

Storia: la federazione di calcio uruguaiana vede la luce il 30 marzo del 1900 e diventa membro della FIFA nel 1912. La Celeste calca il rettangolo verde per la prima volta nel 1901, perdendo 3-2 contro i cugini argentini. La prima vittoria arriva due anni dopo a Buenos Aires con il medesimo risultato con cui l’Albiceleste aveva espugnato Montevideo.

I pezzi pregiati di quella fortuna spedizione erano i tre fratelli Cespedes (Amilcar, Bolivar e Carlos), tutti militanti nel Nacional.

Tutt’ora i calciatori del Tricolor vengono comunemente chiamati Los Cespedes, proprio in ricordo di coloro che hanno fatto la storia del calcio del uruguaiano.

Il trionfo in Copa America arriva alla prima edizione. All’esordio il povero Cile dovette subire la furia dei charrua (4-0), che conquistarono il titolo pareggiando l’incontro decisivo contro l’Argentina (la sfida, a causa di alcuni scontri, fu sospesa all’85’ e fu proseguita il giorno seguente).

Dal 2006 Oscar Tabarez è il direttore tecnico della Celeste e in questo lungo periodo è riuscito a conquistare solo la Copa America del 2011, ma in compenso ha eguagliato Lopez (campione del mondo nel 1930) con i suoi 9 anni consecutivi alla guida dell’Uruguay.

 

Suarez ha disintegrato tutti i record ed è attualmente il capocannoniere con 45 reti, superando Forlan fermo a 36 centri e Scarrone, bomber anni ’20, con 31. Mentre l’ala Javier Ambrois, con un passato anche nel Boca Juniors e nella Fluminense, è riuscito del 1957, assieme all’argentino Humberto Maschio, a timbrare il cartellino in quell’edizione della Copa America ben nove voltre, record assoluto per la competizione sudamericana.

 

I 23 convocati

Portieri: Fernando Muslera (Galatasaray),

 

Difensori: Diego Godin (Atletico Madrid), José Gimenez (Atletico Madrid), Jorge Fucile (Nacional), Mauricio Victorino (Nacional), Maxi Pereira (Porto), Gaston Silva (Torino), Matias Corujo (Universidad de Chile)

 

Centrocampisti: Carlos Sanchez (Monterrey), Diego Laxalt (Genoa), Gaston Ramirez (Middlesbrough), Alvaro Pereira (Getafe), Nicolas Lodeiro (Boca Juniors), Matias Vecino (Fiorentina), Egidio Arevalo Rios (Tigres), Alvaro Gonzalez (Atlas)

 

Attaccanti: Abel Hernandez (Hull City), Luis Suarez (Barcellona), Christian Stuani (Middlesrough), Diego Rolan (Bordeaux), Edinson Cavani (PSG)

 

Probabile formazione (4-3-1-2): Muslera; Maxi Pereira, Godin, Gimenez, Alvaro Pereira; Sanchez, Rios, Gonzalez; Lodeiro; Cavani, Suarez

 

 


 

Venezuela

 

Soprannome: La Vinotinto

Partecipazioni: 17

Miglior risultato: quarto (2011)

Ultimo risultato: fase a gironi (3 punti)

Allenatore: Rafael Dudamel

 

Storia: la federazione venezuelana viene istituita nel 1926, ma solo dal 1952 è affiliata alla FIFA. L’anno seguente invece diventa ufficialmente un membro della Conmebol.

La Vinotinto fa il suo esordio, molto sfortunato (3-1 per il Panama), nei giochi centroamericani e caraibici del 1938. In Copa America disputa la sua prima partita nel 1967.

Anche in questo caso il battesimo non è positivo, con un 2-0 a favore del Cile. Qualche giorno dopo, però, la vittoria rotonda sulla Bolivia regala ai venezuelani il primo acuto nella competizione continentale.

Al Venezuela appartiene il record della seconda peggiore sconfitta (11-0 contro l’Argentina).

Il miglior risultato conseguito è quello ottenuto nel 2011, un quarto posto guadagnato sul campo lottando con i denti, arrendendosi solo al Paraguay agli undici metri.

L’ex capitano, Arango, è in vetta alla classifica dei cannonieri con Gianmarco Maldonado (quota 22). Un punto in sei partite e il gruppo contro. Noel Sanvicente ha fatto le valigie ad aprile e ha lasciato il suo posto all’ex portiere Rafael Dudamel, dal 2010 selezionatore della Sub-17 della Vinotinto.

 

Le due esclusioni più importanti sono state quella dell’estremo difensore Baroja, che nella scorsa Copa America si era mostrato tra i migliori interpreti nel suo ruolo durante la competizione, il terzino Cichero e l’attaccante Falcon.

In realtà nella lista degli esclusi ci sono anche altri calciatori che si aspettavano in USA, che sono stati solo inclusi nella lista dei 40 pre-convocati come il giovanissimo Solteldo, un furetto che sfugge alle difese avversario, Cesar Gonzalez e Jeffren Suarez, ma che hanno dovuto arrendersi alla spietata concorrenza di calciatori talentuosi e dal sicuro avvenire come Romulo Otero, Adalbero Peñarada e Yangel Herrera entrambi 18enni e Yonathan Del Valle

 

I 23 convocati

Portieri: José Contreras (Deportivo Tachira), Dani Hernandez (Tenerife), Wuilker Fariñez (Caracas)

 

Difensori: Wilker Angel (Deportivo Tachira), Mikel Villanueva (Malaga), Oswaldo Vizcarrondo (Nantes), José Manuel Velezquez (Arouca), Roberto Rosales (Malaga), Rolf Feltscher (Duisburg), Alexander Gonzalez (Huesca)

 

Centrocampisti: Ariquimedes Figuera (La Guaira), Tomas Rincon (Genoa), Juanpi (Malaga), Luis Seijas (Santa Fé), Carlos Suarez (Carobobo), Alejandro Guerra (Atletico Nacional), Adalberto Peñarada (Granada), Yangel Herrera (Monagas)

 

Attaccanti: Yonathan Del Valle (Kasimpasa), Salomon Rondon (West Bromwich), Josef Martinez (Torino), Christian Santos (NEC Nijmeng)

 

Probabile formazione (4-3-1-2): Hernandez; Rosales, Vizcarrondo, Angel, Villanueva; Otero, Rincon, Seijas; Guerra, Rondon, Martinez

 

 

 

 

 


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Fonte: Voci di Sport
Autore: Lorenzo D'ALOIA
Data inserimento nel sito: 16/06/2016

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