Preparazione Fisica | William PALAZZO

 
Categoria Giovanissimi. Linee guida dal punto di vista fisico - motorio

 Giovanissimi 13 - 15 anni

 

 

 

 
 

I Giovanissimi sono una categoria molto particolare perché il ragazzo si trova in un periodo di totale trasformazione, sia corporea che psico - intellettiva.

In questa fascia di età 13-15 anni il picco di crescita raggiunge l’apice, e proprio a causa delle nuove dimensioni somatiche c’è una diminuzione della padronanza motoria.

 

La categoria Giovanissimi è caratterizzata da un alto grado di eterogeneità, cioè un elevato numero di soggetti con differente maturazione biologica (maturazione anticipata o ritardata) e proprio per questo bisogna fare attenzione ai carichi che vengono somministrati, soprattutto per quelle società che non hanno la possibilità di proporre dei lavori differenziati per gruppi.

 

Proprio perché in questo periodo c’è una diminuzione del controllo dei movimenti, una disarmonia della motricità generale, e la capacità di apprendere adattare e trasformare i movimenti diminuisce, sarà importante intensificare gli allenamenti sulle capacità coordinative per facilitare il recupero della capacità di utilizzare le funzioni motorie.

 

 

Consolidamento delle capacità coordinative speciali e recupero dello schema corporeo

Cos’è lo schema corporeo? (rappresentazione mentale del proprio corpo in movimento o fermo nello spazio, costituita dalle sensazioni che provengono dal corpo stesso).

 Le capacità coordinative sono l'insieme delle capacità utilizzate per apprendere, controllare e organizzare (adattare e trasformare) un movimento.

Costituiscono la base per l'apprendimento ed il miglioramento delle capacità tecniche e sono in stretta interazione con le capacità condizionali

 

Capacita’ coordinative generali

- Capacita’ di apprendimento motorio

Assimilazione e acquisizione di movimenti, o parte di essi, precedentemente non posseduti che devono essere successivamente stabilizzati

- Capacita’ di controllo motorio

E’ la capacità di controllare il movimento secondo lo scopo previsto

- Capacita’ di adattamento e trasformazione motoria

E’ la capacità di cambiare, trasformare ed adattare un movimento alla modificazione improvvisa della situazione o delle condizioni esterne

 


 

Capacita’ coordinative generali

· Anticipazione Motoria

 Consente al soggetto di prevedere l’andamento, la successione, gli esiti, di un’azione e di programmare i propri compiti motori

· Ritmo

E’ la capacità di contrarre e decontrarre istantaneamente i diversi gruppi muscolari rispettando i giusti intervalli tra gli stimoli sensoriali

· Orientamento

E’ la capacità che permette di modificare la posizione e il movimento del corpo nello spazio e nel tempo, in riferimento a un campo d’azione definito da oggetti e da persone

· Equilibrio

E’ la capacità di mantenere la giusta posizione nello spazio in ogni istante e in ogni movimento. Inoltre è la capacità di ristabilire la posizione giusta dopo che questa è stata modificata o alterata.

· Accoppiamento o Combinazione

E’ la capacità che permette al soggetto di eseguire due o più movimenti in successione o simultaneamente.

· Reazione

E’ la risposta motoria che viene data da un soggetto dopo che ha ricevuto uno stimolo.

Gli stimoli possono essere semplici (Risposta data ad uno stimolo nato in precedenza) o complessi (data da più movimenti adeguati alla situazione che si modifica)

· Coordinazione intersegmentaria

Capacità di coordinare contemporaneamente azioni di più segmenti corporei

· Fantasia Motoria

Capacità di utilizzare spazi e risposte al di fuori delle regole stereotipate

· Adattamento e Trasformazione

E’ la capacità di un individuo di adattare l’azione programmata, oppure di proseguirla in maniera diversa, a seconda dello svolgimento delle azioni e delle variazioni che essa può avere.

 

Schemi Posturali

· Flettere (arto libero) -  estendere

· Elevare - abbassare

· Piegare (arto in appoggio) - estendere

· Addurre - abdurre

· Inclinare

· Oscillare

· Ruotare

· Circondurre

· Slanciare

 

Per quanto riguarda le capacità condizionali i volumi e ritmi di lavoro richiesti saranno superiori rispetto a quelli dell’attività di base.

Inciderà molto la disponibilità dei giovani calciatori nell’eseguire con il massimo impegno le nostre proposte, proprio per questo bisognerà evitare di proporre esercitazioni ripetitive e noiose che portano ad un calo dell’attenzione e quindi dell’impegno.

 

Vista anche la notevole eterogeneità dei gruppi di giovanissimi sarebbe ottimale suddividere i gruppi in classi di maturazione a seconda delle proposte di allenamento.

I volumi di lavoro di ciascuna proposta condizionale devono essere adattati al volume totale della seduta se si allena nei dilettanti, per chi allena nei professionisti invece il volume di lavoro può essere ampliato anche perché la disponibilità da parte dei giovani giocatori è diversa.

Oltre al volume di lavoro bisogna fare molta attenzione all’intensità delle esercitazioni, che non devono mai essere blande sia per i dilettanti ma soprattutto per i professionisti, e alla densità (fase di recupero) che ci permette di determinare, a seconda del mezzo di allenamento utilizzato, che metabolismo stimolare.

 


 

I metabolismi

- Aerobico

Le reazioni energetiche che avvengono nel muscolo utilizzano l’ossigeno.

L’attività motoria aerobica è caratterizzata da un impegno fisico modesto e le sostanze energetiche utilizzate vengono immediatamente ricostituite.

- Anaerobico alattacido

Le reazioni energetiche che avvengono nel muscolo non utilizzano l’ossigeno.

Le attività che sollecitano questo metabolismo sono di tipo esplosivo e di breve durata ed è richiesto un certo recupero tra uno stimolo esplosivo ed un altro.

- Anaerobico lattacido

Anche in questo caso le reazioni energetiche non utilizzano ossigeno ma, a differenza del metabolismo alattacido, le attività che sollecitano questo tipo di metabolismo sono intense e prolungate.

In questo caso c’è la produzione di acido lattico ed i tempi di recupero, per ricostruire l’ATP e per ricomporre le scorte di glicogeno, sono più lunghi

 


 

Capacità Condizionali

- Resistenza

Tra le capacità condizionali quella aerobica è la maggiormente allenabile in età giovanile.

Dal punto di vista fisiologico l’allenamento della resistenza non ha controindicazioni e lo sviluppo delle qualità aerobiche andrebbe ricercato attraverso allenamenti con palla o a secco utilizzando sempre degli stimoli intermittenti.

Attenzione però ad utilizzare le esercitazioni con palla ad alta intensità perché, sommati alla partita della domenica, esporrebbero il giovane atleta ad un carico di intensità elevata che non riuscirebbe a sostenere perciò sarebbe importante proporre alcune esercitazioni a secco.

Quindi bisogna trovare un giusto equilibrio tra lavoro a secco o con palla senza abusare ne dell’uno e ne dell’altro. In un ipotetico microciclo composto da 3 sedute settimanali di 60’, quindi in totale 180’, un allenamento a secco di 15’ proposto una sola volta a settimana non andrebbe assolutamente a condizionare il lavoro tecnico con la palla.

- Velocità

La capacità di eseguire degli spostamenti nel più breve tempo possibile

Questa capacità, nel calcio, contempla diversi aspetti quali:

- Velocità d’intervento

Agire il prima possibile e con la massima efficienza, facendo valere le proprie capacità tecnico-tattiche e fisiche - Velocità d’azione con il pallone

Compiere delle azioni con la palla con la massima velocità

- Velocità motoria senza palla

Compiere dei movimenti ciclici ed aciclici alla massima velocità.

Essa è composta dalla velocità d’azione pura e dalla frequenza gestuale.

- Velocità di reazione

Velocità d’azione di fronte a situazioni inaspettate (rimbalzo della palla movimento del compagno o avversario) - Velocità di decisione

Scegliere tra una serie di possibilità l’azione più efficace in brevissimo tempo

- Velocità d’anticipazione

Intuire in base all’esperienza e all’attuale situazione, le azioni del compagno o avversario e lo sviluppo del gioco

- Velocità percettiva

Percepire (attraverso l’udito e la vista) le informazioni fondamentali riguardanti lo sviluppo di gioco, per valutarle ed affrontarle di conseguenza

 

In questo periodo troviamo in “fase sensibile”

- Tempo di reazione

- Velocità gestuale pura

- Frequenza gestuale (far compiere ad uno o più segmenti corporei il maggior numero di movimenti possibili nell'unità di tempo)

- Frequenza degli appoggi (Miglioramento della cadenza dell’appoggio attraverso la ripetizione di movimenti semplici ad alta frequenza)

- Velocità (intesa come rapporto spazio tempo)

- Velocità gestuale contro resistenza (sviluppo della componente veloce in presenza di un avversario. Stacco di testa , corsa per recuperare palla all’avversario)

 

- Forza

Gli allenamenti di forza in soggetti in età evolutiva producono effetti di adattamento sul piano neuromuscolare, coordinativo, ormonale e fisiologico muscolare.

Quindi in questa categoria i guadagni di forza sono da attribuirsi al reclutamento muscolare, frequenza di scarica, ed apprendimento della giusta tecnica di esecuzione.

Se in questo periodo si notano dei mutamenti dal punto di vista strutturale questi sono dovuti principalmente alla spinta ormonale data dal testosterone.

In questo periodo è importante puntare sulla didattica degli esercizi di forza a carico naturale come gli affondi o saltelli pliometrici semplici (a bassa intensità modulando altezza e ampiezza del salto).

 

Bisogna prestare molta attenzione alle proposte a carico naturale perché, esercitazioni come i balzi o esercitazioni di tecnica calcistica effettuate ad alta intensità a volte risultano essere molto stressanti per l’apparato muscolo scheletrico.

Nei diversi sport la forza non si presenta mai in un'unica forma ma sempre in forme miste perché esistono 3 subcategorie di forza:

· Forza massimale

· Forza esplosiva

· Forza resistente

 

In questa categoria quindi le esercitazioni di forza avranno come obiettivo principale, la tonificazione del core, il miglioramento della forza elastico reattiva attraverso esercitazioni pliometriche semplici, e il miglioramento della forza esplosiva attraverso cambi di direzione, di senso, arresti, ripartenze e decelerazioni.

 

- Mobilita’ articolare/ Flessibilita’

Si intende la capacità di eseguire movimenti di grande ampiezza.

Ne sono sinonimi: scioltezza articolare, ROM (range of motion) ed estensibilità.

L’allenamento di questa capacità è essenziale per assicurare gradi di libertà e quindi assicurare mobilità ai distretti articolari.

 

La mobilità si suddivide in:

- Generale: quando esiste un livello sufficiente di escursione del movimento nei principali sistemi articolare ( spalle, anca, colonna vertebrale)

- Speciale: riferita alla capacità di escursione di una specifica articolazione

- Attiva: la massima escursione articolare che può raggiungere un soggetto da solo

- Passiva: la massima escursione articolare che può raggiungere un soggetto con un aiuto esterno

- Statica: quando si mantiene per un determinato tempo una posizione di allungamento

 

Questa capacità rappresenta un presupposto elementare per l’esecuzione qualitativamente e quantitativamente migliore di un movimento.

Se si migliora la mobilità articolare sarà possibile compiere con maggiore forza, rapidità, facilità, fluidità tutti i movimenti di grande ampiezza,quindi, essa influisce sullo sviluppo delle principali forme di sollecitazione motorie di tipo condizionale.

 


 

Obiettivi Motori

· Coordinazione segmentaria e intersegmentaria con palla

· Esecuzione fluida dei principali gesti tecnici (ricezione, trasmissione, conduzione, colpo di testa, finta)

· Fantasia motoria con palla

 

Obiettivi specifici della preparazione fisica

· Sviluppo della capacità aerobica

· Sviluppo della potenza aerobica con e senza palla

· Miglioramento della reattività neuromuscolare

· Miglioramento della rapidità e della velocità

· Miglioramento della forza elastico/reattiva

· Didattica esercizi di forza a carico naturale o con piccoli attrezzi

Obiettivi generali della preparazione fisico-motoria

· Consolidamento delle capacità coordinative generali e speciali

· Recupero dello schema corporeo

· Tonificazione del core (muscolatura del tronco)

· Tonificazione generale in circuit training

· Educazione respiratoria

 


 

Fonti utilizzate

· L’allenamento fisico nel calcio (Ferretto Ferretti)

· Il manuale del settore giovanile (Giorgio Molon , Daniele Ranzato)

 

  


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Autore:  William PALAZZO

Data inserimento e aggiornamento nel sito: 30/07/2013 - 25/11/2016

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